di Antonio Zito
Uno degli argomenti che scorrono sulle prime pagine dei giornali in questi giorni è l’inchiesta sul Dosssieraggio cioè su delle bande criminali di hacker che anno esercitato varie azioni di ricatto a vari esponenti politici nazionali de esteri, oltre a vari altri personaggi del mondo imprenditoriale. La Direzione distrettuale antimafia che ormai da un anno conduce l’inchiesta ha dovuto ammettere che c’erano talpe anche nei servizi statali di sicurezza, fatto che complica ulteriormente il quadro già confuso e pieno di accuse e poi smentite nei confronti di vari personaggi soprattutto della politica. L’elenco degli spiati è enorme e già ci sono in atto provvedimenti legali di difesa da parte delle potenziali vittime dei ricatti e o della violazione dei propri dati riservati.
Tra gli ultimi ad essere approdati a questa decisione c’è l’onorevole Renzi , ma anche il senatore La Russa capo del senato, il Ministro Santanchè, ma adesso vari partiti soprattutto della sinistra hanno fatto interrogazioni parlamentari per aprire indagini ulteriori al fine di salvaguardare il sistema democratico e procedere con un severo esame della sicurezza dei Server italiani e stranieri. infatti è di pochi giorni fa la notizia del sequestro di un Server in Lituania, fatto che dimostra la vastità dell’azione di queste società a delinquere .
L’azione delinquenziale andava dopo lo spionaggio eseguito al ricatto degli spiati che venne fatto a vari livelli dallo scambio di attività illecite come ottenere passaporti falsi fino a informazioni sulla finanza delle aziende . Un grosso intrigo che sarebbe arrivato a lambire anche i sistemi informatici del Quirinale secondo quanto è risultato dalle indagini della Dda e che si è saputo nonostante il segreto istruttorio.
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