di Antonio Zito
Le notizie più recenti che con l’ora locale italiana, tra le 14 e le 15, simile a quella italiana per fuso orario, parlano di feroci combattimenti sia al sud del Libano che a Gaza. In particolare Hezbollah continua il lancio di missili dal territorio libanese contro Israele, che ieri sera ha provocato per aver colpito una caserma di soldati israeliani, provocando la morte di quattro soldati e il ferimento di sessanta ad Haifa a nord di Tel Aviv.
L’impresa di Hezbollah è stata importante perchè la difesa israeliana era considerata pressapoco impenetrabile , soprattutto sui centri abitati. Le truppe di Hezbollah, miliziani armati e addestrati anche spesso dagli iraniani continuano ad attaccare il territorio di Israele mantenendo così un secondo fronte di guerra che mette chiaramente sotto tensione le truppe di Tel Aviv che perciò anno invaso il Libano come già sappiamo.
E’ conseguenza di questo l’attacco alle basi Unifil, forze di pace dell’ONU, ed è per questo che verso le 14 il ministro Eli Cohen ha ribadito quello che gia aveva detto pochi giorni fa in Primo Ministro Netaniau,e cioè che le truppe di Hezbollah si avvantaggiano di questa confusione provocata dalla presenza di Unifil nei territori al confine con il Libano. D’altro canto a Gaza la strage di civili e qualche terrorista continua non risparmiando neanche gli ospedali pediatrici come è avvenuto oggi verso mezzzogiorno.
Solo in Cisgiordania la situazione si può considerare calma, forse perchè lì le popolazioni ivi residenti di cultura ebraica, araba, e cristiana sono abituate da tempo a convivere in pace. Neanche l’approssimarsi delle elezioni americane sembra promettere cambiamenti significativi perchè i due candidati già da adesso non sono chiari nelle loro proposte per una pace fosse anche solo una tregua.
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