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RITRATTI: Totò Schillaci, l’eroe per caso delle Notti Magiche

di ALESSIA TROVATO

Da bambina ero affascinata da uno degli sport più seguiti da milioni di italiani: il calcio. Ricordo esattamente che cosa attirava la mia attenzione, l’eleganza e la potenza di tirare il pallone in porta.

Vi propongo un ritratto in cui  racconterò brevemente la carriera e anche qualche curiosità di uno dei calciatori più rappresentativi del secolo scorso  che ha fatto sognare milioni di italiani divenendo l’attaccante più celebre al mondo, vi presento il grande Totò Schillaci classe 1964. Salvatore Schillaci all’anagrafe nasce a Palermo, proviene da una famiglia di umili origini, figlio di un muratore Schillaci ha trascorso sia l’infanzia che parte dell’ adolescenza nella periferia del capoluogo siciliano, più precisamente nel quartiere CEP. Quella per il calcio è una passione che coinvolgerà l’intero nucleo familiare, ma solo il giovane calciatore riuscirà nel suo intento. Esordì nell’Amart Palermo,  una società giovanile che lo ingaggerà per un breve periodo .

Le sue spiccate doti verranno notate da altri club i quali si contenderanno il “Bomber” più forte in quegli anni. La svolta giungerà durante la stagione 1982 quando Schillaci verrà convocato dal Messina allenato all’epoca da Franco Scoglio. Con la società giallorossa parteciperà anche alla Coppa Italia, una delle competizioni più prestigiose e seguite dal pubblico italiano e non solo. Il suo stile potente ed elegante affascinerà negli anni 90 altre due società:  prima la Juventus dove indosserà la maglia bianco nera dal 1991 sino al 1992 regalando ai tifosi bianco neri emozioni indescrivibili, in seguito sarà ingaggiato dall’Inter nel quale rimarrà fino al 1994 e successivamente verrà ingaggiato da una squadra giapponese dove giocherà per molti anni entusiasmando il popolo nipponico.

Per la mia generazione è anche per quelle future Salvatore Schillaci detto Totò rimarrà l’uomo che ha reso indimenticabili i Mondiali del 1990 monopolizzando milioni di telespettatori davanti alla tv. Le sue prodezze in campo gli consentiranno di ottenere il pallone d’oro ed al contempo riuscì ad ottenere il titolo di “Capocannoniere” incontrastato nella competizione mondiale. Dopo il suo ritiro dal mondo del calcio il campione di origine siciliana fu apprezzato nel ruolo di opinionista in differenti programmi a sfondo calcistico.

Sempre pronto ad accettare nuove sfide, Totò Schillaci, parteciperà prima nel 2004 al reality show andato in onda su canale 5 intitolato “L’isola dei famosi ” ed in seguito sarà protagonista del programma” Pechino Express” in onda su RAI Due. Particolarmente sensibile alle problematiche sociali ed essendo un uomo molto generoso e di grande esperienza nel suddetto settore, Schillaci, ha fondato insieme al figlio all’interno del quartiere Cep la scuola calcio “Louis Ribolla”. La suddetta struttura si prefiggeva un unica finalità:” concedere ai giovani residenti nel quartiere e non solo, un’occasione di riscatto personale per sfuggire alla criminalità utilizzando questo sport come un’opportunità per rinascere dopo un periodo difficile. Totò Schillaci è morto lo scorso 18 settembre dopo una lunga malattia mentre si trovava presso l”ospedale civico di Palermo dove era ricoverato da tempo.

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