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Putin-Zelenski: prove tecniche di disgelo, ma l’occidente non ci crede

di Antonio Zito

Zelenski ha infatti paragonato a Hitler il presidente Putin, e secondo lui la sua proposta è naturalmente pericolosa ricordando il comportamento di Hitler nella seconda guerra mondiale in cui la scelta di una pace a tutti i costi favorì l’ascesa e i successi iniziali della Germania in Europa. D’altro canto sia il segretario della Nato Stoltemberg sia il segretario alla difesa americano Austin hanno detto che questa proposta è sicuramente solo propaganda. Bisogna però chiedersi se una proposta di pace seria può venire solo dal Papa se non dalla Cina, quest’ultima già troppo sospetta di essere vicina alla Russia nei nuovi scenari di geopolitica internazionale dove ormai una nuova moneta esterna al dollaro si va affermando.

Perciò ancora solo il Papa con la sua proposta di pace unilaterale all’Ucraina se pure con una sorveglianza verosimilmente delle Nazioni Unite, e bisogna ancora ripeterlo unica proposta che viene fatta per salvare vite umane almeno da questa guerra. Come ha recentemente detto il giornalista Dario Fabbri nel suo libro sulla geopolitica quello di Putin non è solo un bleff , perchè specula sulla poca predisposizione a una guerra lunga dell’Europa ma non però degli Stati Uniti che più “giovani “come età media sarebbero più disposti a uno scontro.

D’altro canto la forza di espansione del capitalismo moderno e avanzato spinge ancora verso il rischio di una guerra che non per la prima volta avverrebbe tra nazioni capitaliste dopo il tramonto dell’Unione Sovietica che ormai si può dirlo con la divisione in due blocchi del mondo bloccò molte guerre. La logica di potenza non è però scomparsa anche in questi tempi poco ideologici e minaccia seriamente la pace mondiale con una guerra di logorio dell’avversario che provocherà ancora tante vittime.

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