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PAPERBOY IN MUSIC: Angelo Branduardi, il menestrello della musica italiana

di RICCARDO ANNUNZIATA

Angelo Branduardi è un cantautore, violinista , polistrumentista e compositore italiano. E’ nato a Cuggiono in provincia di Milano, nella casa colonica della nonna materna il 12 febbraio 1950. Suo padre era un melomane.

Si è trasferito a Genova all’età di tre mesi al seguito della famiglia. A Genova ha conosciuto l’ambiente musicale della scuola dei cantautori come Donovan e Cat Stevens come propri idoli musicali. Si è dedicato allo studio del violino quando aveva 16 anni volendo intraprendere una carriera concertistica diplomandosi al conservatorio di Genova assecondando in seguito a imparare a suonare la chitarra e di comporre canzoni ispirandosi ai poeti come Dante, Sergej Esenin e a Franco Fortini, il suo maestro.

Ha iniziato a comporre le sue prime canzoni come: “Domenica e Lunedì” e “Confessioni di un malandrino”. Si è diplomato all’Istituto tecnico per il Turismo dove ha conosciuto il poeta Franco Fortini. Si è sposato con Luisa Zappa, compagna d’arte, autrice o coautrice di quasi tutti i suoi testi e ha avuto due figlie che si chiamano Sarah e Maddalena. Dai tardi anni 1990 si è risieduto stabilmente a Bedero Valcuvia, la città della Lombardia in provincia di Varese, da lui soprannominato “Piccolo Canada”.

Nel 1976 è tornato ad abitare a Cuggiono, dove è rimasto fino al 1982. La canzone più famosa del 1976 è “Alla fiera dell’est” col ritornello: “Alla fiera dell’est per due soldi un topolino mio padre comprò”, che nel 1977 avrà vinto il premio della critica discografica italiana consacrandolo definitivamente. Alla fine del 1977 ha pubblicato “La pulce d’acqua” con la celebre frase: E’ la pulce d’acqua che l’ombra ti rubo e tu ora sei malato e la mosca d’autunno che hai schiacciato non ti perdonerà” che rimarrà al primo posto in classifica per molte settimane. Ha intrapreso un progetto dal vivo denominato “La Carovana del Mediterraneo”, coinvolgendo oltre ai musicisti che hanno suonato per lui, anche quasi a tutti i componenti del Banco del Mutuo Soccorso. Ha pubblicato “Alla fiera dell’est” e “La pulce d’acqua” in versione francese e inglese. Ha toccato in breve tempo anche al suo nuovo album che si intitola “Cogli la prima mela” con la famosa canzone omonima con la celebre frase: “Bella sei così fiera vai non lo rimpiangerai Cogli la prima mela, cogli la prima mela, cogli la prima mela vai”. Nel 1980 ha visto la pubblicazione di due titoli: il primo è: “Concerto”, il secondo è: “Gulliver, la luna e altri disegni”. Nel 1988 è ritornato ad incidere il nuovo album di inediti dal titolo “Pane e rose” a cui ha fatto seguito “IL ladro” nel 1990.

Le altre canzoni di Angelo Branduardi sono: “Ballo in Fa diesis minore”, “Vanità di vanità” con la celebre frase: “Se ora guardi allo specchio il tuo volto sereno non immagini certo quel che un giorno sarà della tua vanità”.

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