di Antonio Zito
Oggi 13 maggio Alessia Pifferi come richiesto dall’accusa è stata condannata all’ergastolo per aver lasciato morire di stenti la figlia Diana di 18 mesi nel luglio del 2022. La motivazione accurata della sentenza ci sarà tra circa 90 giorni da parte della corte d’assise di Milano. La corte ha già detto che è stata esclusa l’aggravante della premeditazione ma è pur sempre accusata di omicidio volontario. In questo caso la difesa ha invocato l’incapacità di intendere e di volere ma la perizia ,disposta dalla corte, ha mostrato che ciò non era vero ma anzi ci sono stati tra i motivi del suo comportamento futili motivi. Non sembra che il dilemma che spesso attanaglia chi è preposto a giudicare e cioè se fosse impazzita momentaneamente o invece fosse lucida si possa presentare.
Le perizie psichiatriche però hanno escluso la follia e anzi la procura di Milano ha indagato sulla condotta dell’avvocatessa della difesa e di due psicologhe del carcere di San Vittore. Per la difesa l’unico reato è l’abbandono di minore perchè lei sperava in cuor suo, e credeva, che non sarebbe accaduto nulla alla bambina. L’avvocata della difesa ha detto che ricorrerà in appello. A margine della sentenza cè stata anche la questione civilistica con un risarcimento cospiquo nei confronti della sorella e della madre dell’imputata.
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