di Alessia Trovato
“C’è Ancora Domani`, una pellicola stupenda e tratti struggente che segna l’esordio alla regia di Paola Cortellesi, apprezzata sia come attrice comica che sceneggiatrice di origine romana. E’ proprio qui che l’artista ha scelto di ambientare l’emozionante storia. Mentre nella capitale, cosi come nelle altre regioni appartenenti alla nostra nazione, si assisteva ad un evento epocale che avrebbe rivalutato il ruolo delle donne e rivendicato i loro diritti fino a quel momento ritenuti secondari. Siamo, infatti, nel 1946, l’anno successivo alla conclusione del secondo conflitto mondiale, nel periodo in cui si doveva eleggere l’Assemblea Costituente e gli uomini andavano a votare già da molti anni. Si registra in questo periodo l’emancipazione del genere femminile in quanto anche loro finalmente sì recano alle urne, per la prima volta liberamente, conquistando il medesimo diritto degli uomini.
Con profondità e ed estrema delicatezza la Cortellesi decide di presentare all’interno della sua opera prima un altro tema drammaticamente attuale, quello della violenza di genere e sulle donne dimostrando che purtroppo la situazione è rimasta invariata. Le donne continuano a subire violenza, Nel film viene descritta la famiglia tradizionale “fondata su un sistema patriarcale”, in cui il marito e padre detiene il pieno possesso e controllo sulla condizione della vita familiare su tutti i componenti del medesimo nucleo. La magia dello stile in bianco e nero, un revival che impreziosisce un capolavoro che nel corso dell’ ultima edizione della festa del cinema di Roma ha conquistato sia il pubblico che la critica ottenendo prestigiosi riconoscimenti.
Una menzione speciale come miglior Opera Prima, ricevendo anche attestati di stima anche durante un altro incantevole evento: “i Nastri D’Argento nella splendida cornice del Teatro Antico di Taormina. Inoltre ha ricevuto ben 19 candidature ai David di Donatello di quest’anno.
Un interpretazione intensa quella dell’attrice romana la quale si è cimentata nel suo primo ruolo drammatico da protagonista, affiancata da un emozionante ed intrigante Valerio Mastrandrea nel ruolo di Ivano, il marito, dimostrando di essere un’artista a tutto tondo discostandosi dai ruoli in cui i telespettatori sono abituati a vederla e dimostrandosi una vera e propria rivelazione.
Un excursus intensissimo quello di Paola Cortellesi che debutta giovanissima come cantante nello storico programma condotto ed ideato dal grandissimo Renzo Arbore. In seguito, curiosa e poliedrica, viene contattata ed entra a far parte prima cast di Mai dire Gol e successivamente in quello di Zelig. L’apice del successo giunge quando la sua verve comica viene notata da colleghi e registi del calibro di Antonio Albanese il quale la scrittura per interpretare un ruolo nella pellicola “ Come un gatto in tangenziale”, diretta dallo stesso Albanese. Negli ultimi anni ha interpretato diversi film stuzzicanti, è autoironica nella pellicola “Nessuno mi può giudicare”, diretta da Massimiliano Brizzi, insieme a Raoul Bova con la partecipazione straordinaria di Rocco Papaleo. Anche per la suddetta pellicola si aggiudica il David di Donatello del 2010 come miglior attrice protagonista.
Stupenda co-conduttrice, nello show andato in onda su Rai 1 nell’aprile 2016, ideato e condotto insieme all’amica Laura Pausini, intitolato Laura e Paola, uno spettacolo in cui l’attrice romana e la cantautrice romagnola si aprono completamente raccontando i loro rispettivi percorsi svelando anche qualche aneddoto e ospitando molteplici artisti.
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