di Antonio Zito
Oggi 18 marzo a Bergamo c’è stata una cerimonia per ricordare le vittime della pandemia verificatasi quattro anni fa nel 2020. Tutti noi ricordiamo i camion militari che sfilavano a Bergamo con le bare dei morti di COVID. E oggi a 4 anni di distanza una cerimonia alla presenza del Commissario Europeo Paolo Gentiloni e del Presidente del Consiglio Superiore di Sanità Franco Locatelli e del Sindaco di Bergamo Giorgio Gori. Ne morirono 188 in quel periodo e tante erano le salme al cimitero di Bergamo che furono trasportate in altri luoghi dove c’era posto. Bergamo e Brescia e le loro Province furono le zone più colpite e non è un lontano ricordo per chi vive qui come anche per chi come chi scrive vide tutto ciò in televisione con tanta tristezza e preoccupazione. In seguito ci sono state polemiche sulla velocità dei soccorsi e delle procedure igieniche contro la Pandemia.
Ma le autorità di allora e cioè il Presidente del consiglio Giuseppe Conte e il Ministro della Sanità Speranza hanno sempre affermato nelle polemiche con i familiari delle vittime che non esisteva un vademecum, trattandosi di una malattia infettiva nuova. A Brescia oggi tutte le campane suoneranno a lutto alle ore 16.55 e le bandiere al Comune e negli edifici pubblici saranno a mezz’asta , mentre a Bergamo come già detto ci saranno le autorità. Rimane per tutti il ricordo di una lotta che impegnò tutta l’Europa e non solo dove l’unità degli uomini prevalse su meschine divisioni locali e particolari. Come già ieri 17 marzo festa dell’unità d’Italia anche oggi 18 marzo si commemora i morti ma si celebra ancora l’unità.
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