di LUCA BOFFA
È morta a Roma all’età di 75 anni Barbara Balzerani, componente femminile delle Brigate Rosse e tra le artefici del rapimento di Aldo Moro. Dopo il declino e fine delle BR fu una degli ultimi terroristi ad essere arrestati nel 1985, era malata da tempo.
La Balzerani prese prima parte al movimento potere operaio per poi passare alle brigate rosse nel 1975, l’azione terroristica più eclatante a cui ha partecipato fu l’agguato di via Fani del 16 marzo 1978, giorno del rapimento di Aldo Moro e dell’uccisione di cinque uomini della sua scorta. Da non dimenticare l’assassinio di Girolamo Minervini nel 1980 e l’uccisione di Lando Conti ex sindaco di Firenze. Nel 2018 entrò in contrasto con la figlia di Aldo Moro, Maria Fida Moro, più precisamente si tratta di uno sfogo della figlia dello statista italiano contro la Balzerani, in quanto a suo dire negava la verità sulla morte di Aldo Moro e sui 55 giorni più misteriosi della storia d’Italia. Da notare che ha sempre rivendicato come ex terrorista delle BR la sua appartenenza politica e la lealtà al gruppo a cui apparteneva.
Come tutti ben sappiamo le BR sono nate nel contesto della Guerra Fredda quando dopo la seconda guerra mondiale le democrazie entrarono in contrasto con i nascenti regimi comunisti, in quella che sarà definita l’era degli Anni di Piombo. Per molti, appartenenti alla sinistra extra-parlamentare, c’era inoltre la paura di un golpe di tipo autoritario, come successo in Portogallo e in Grecia, oltre all’ideologia di portare avanti la rivoluzione comunista “mancata” dai partigiani. Da notare che in questo contesto nacquero, non solo in Italia, ma in tutto l’occidente libero movimenti terroristici di destra e di sinistra con la pretesa di fare politica con le armi. Anni terribili, di morti, di attentati, che vengono ricordati ancora come la lunga notte buia della Repubblica.
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