di Antonio Zito
Oggi il Papa a un convegno sull’Antropologia delle vocazioni tenutosi in Vaticano ha tra le tante cose detto che la differenza tra uomo e donna è particolarmente importante dal punto filosofico e dottrinario nella formazione dei nuovi sacerdoti. Infatti ha ricordato che le tradizioni di origine biblica sono alla base delle religioni monoteistiche e non solo di quelle. La tendenza a considerare minori e superate le differenze tra uomo e donna in nome della cosiddetta ideologia gender sarebbero perciò per lui sbagliata e pericolosa per le future generazioni perché annullerebbe la coesione etica e psicologica tra l’uomo e la donna importante anche per la formazione del credo religioso.
Ha altresì ricordato che Dio è uomo e donna come già fece Papa Paolo IV nel lontano 1977 , poco prima di morire, ma questa è una prerogativa divina e non umana secondo lui. Tempi difficili per i gender quindi sempre più numerosi tra noi, è infatti notizia recente che negli Stati Uniti molte scuole che tenevano i gender nelle classi del sesso desiderato adesso in alcuni stati di nuovo debbono stare in quelle del sesso genetico. Le forze politiche conservatrici sono sempre state contro l’ideologia gender e questa presa di posizione del Papa Francesco potrebbe per un po’ alterare gli equilibri esistenti nelle società moderne.
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