di Luca Boffa
La protesta degli agricoltori detta anche Protesta dei trattori, per via dei mezzi agricoli usati per manifestare, non smette di diminuire anzi aumenterà. Infatti sono sempre più gli agricoltori di varie regioni italiane a scendere in piazza contro i decreti dell’Unione Europea sull’agricoltura, che servirebbero ufficialmente per combattere i cambiamenti climatici in quanto l’agricoltura produce gas serra, gas che sarebbero da ridurre entro il 2040.
A Roma saranno presenti 1500 trattori giovedì per manifestare contro questi decreti, intanto c’è chi minaccia di occupare Sanremo per protesta; il comune ligure in questione è adesso impegnato nello svolgimento del festival della musica italiana. Amadeus ha commentato che almeno un rappresentante sarà ospitato sul palco dell’Ariston. È una protesta molto feroce ma anche giusta perché questi decreti europei rischiano di far perdere molti posti di lavoro col rischio ovvio di aumento della disoccupazione.
Da notare che in tema agroalimentare l’Unione Europea vive di certe assurdità tipo si pensa alla famigerata dieta a base di insetti che porterebbe malattie tipo gravi tumori alla carne sintetica che è ottenuta da cellule staminali degli animali di allevamento, per non parlare dei decreti contro il lardo di Colonnata.
Per finire questa protesta sta diventando una cosa seria perché a rimetterci chi fa l’agricoltore per lavoro e quindi per vivere, perché la vita di campagna non è solo uno stile di vita ma anche lavoro agricolo per chi ci vive.
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