di ALESSIA TROVATO
E’ il 1981 La strage di Ustica una vicenda che sconvolse l’Italia intera. Una delle tante inchieste che Andrea Purgatori seguì raccontando con il suo stile preciso e puntuale come se stesse scrivendo la pagina di un romanzo ..
Nell’ultimo articolo, pubblicato dal Corriere della Sera due anni fa, ha descritto con enfasi e pathos una pagina storica. Curioso ed entusiasta dopo aver conseguito il Master in giornalismo presso l’università della Columbia, con dedizione e impegno prosegui la sua carriera al Corriere della Sera, dove lavorò Dal 76 al 88.
Celebri oltre a quella già citata, l’inchiesta per il caso Moro e i delitti di mafia degli anni 80 e 90. Non possiamo dimenticare i suoi reportage in Iran ed Iraq, dove descrisse con particolare sensibilità le fasi salienti dei conflitti e le condizioni disumane vissute dalle popolazioni. Per i suddetti reportage, riceverà numerosi riconoscimenti tra cui il Nastro D’Argento.
Appassionato saggista si dedicherà anche a questa nuova esperienza, ne scriverà molti, uno dei più significativi “A un passo dalla guerra”. Conduttore che prediligeva i toni garbati, lo ricordiamo nella sua ultima trasmissione “Atlantide”, dove trattava i vari casi di cronaca con stile e delicatezza. Ricordiamo l’arresto eccellente di Matteo Messina Denaro, dove con ospiti influenti ha tracciato le tappe fondamentali di una latitanza durata trenta anni. Purgatori, è morto il 19 luglio all’età di settanta anni. La famiglia non convinta delle cause del decesso, ha denunciato medici dell’ospedale dove era ricoverato chiedendo chiarezza sull’accaduto. Attualmente due medici risultano indagati per omicidio colposo.
“Il mestiere di conduttore e di sceneggiatore. Sono la stessa cosa. Ad Atlantide non improvviso nulla, è tutto scritto nel copione. Devo essere convinto di quello che dico e devo stare attento alle parole. Devo essere preciso”.
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