di LUCA BOFFA
L’ultimo film di Indiana Jones ovvero “Indiana Jones e il quadrante del destino” ha avuto un riscontro inferiore alle aspettative in fatto di botteghino e quindi di incasso. Il quinto narra di un meccanismo inventato da Archimede, il famoso inventore greco. È stato comunque un bel film da vedere e vorrei fare parlare delle origini della serie che è una delle più famose e importanti della storia del cinema, la saga di Indiana Jones si ispira alle avventure dei serial cinematografici ovvero i film a puntate antenati delle serie tv che si proiettavano nei cinema americani prima dell’avvento del mezzo televisivo e in generale ai vecchi film di avventura a sfondo archeologico di quegli anni. Indiana Jones è un immaginario archeologo e avventuriero nato dalla mente di George Lucas che fa avventure a tema archeologico.
Un’altra ispirazione di Indiana Jones è 007 perché si tratta spesso di avventure giramondo in cui i cattivi vanno affrontati in giro per il mondo non a caso nel terzo film il padre di Indiana Jones è interpretato da Sean Connery, storico volto di James Bond, infatti il fatto che suo padre è interpretato dall’attore scozzese simboleggia che Sean Connery è idealmente padre di Indiana Jones.
La saga è così composta: I predatori dell’arca perduta, il tempio maledetto, l’ultima crociata, il regno del teschio di cristallo e il quadrante del destino. Una caratteristica interessante dei film su Indiana Jones è il legame col periodo storico in cui sono ambientate le avventure i nazisti sono i cattivi nel primo e terzo film cosa che rende in un certo senso realistico il legame delle sue avventure con il periodo poco prima della Seconda guerra mondiale mentre il quarto film i cattivi sono i sovietici già presenti nel videogioco su di lui Indiana Jones e la macchina infernale ambientato nel 1947 mentre il quarto film dieci anni dopo nel 1957.
Per finire Indiana Jones è una delle serie più belle della storia del cinema ed anche un fenomeno della cultura pop a mio avviso irripetibile.
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