di Marinella Marino
I piu’ grandi fallimenti delle missioni spaziali Oggi il telescopio spaziale Hubble è uno dei fiori all’occhiello della Nasa, un satellite pensato per scrutare le zone piu’ distanti dell’Universo senza subire l’interferenza dell’atmosfera terrestre, All’inizio pero’ la missione stava per trasformarsi in un sonoro fallimento: gli ingegneri del progetto, infatti, non riuscirono a calcolare con precisione i cambiamenti che avrebbero subito le lenti in un ambiente a gravità zero, provocando cosi’ un malfunzionamento che rese impossibile svolgere molte delle ricerche per cui era stato realizzato il telescopio. Per anni fu considerato uno strumento poco piu’ che inutile, fino a che la Nasa non riusci’ ad applicare delle lenti correttive, delle specie di ”occhiali” che hanno risolto la messa a fuoco del telescopio permettendogli di tornare a funzionare normalmente. La missione Genesis fu una dellepiu’ ambiziose mai lanciate dalla Nasa, partita nel 2001, la sonda era pensata per raccogliere dei campioni di vento solare, grazie a speciali, ed eleganti dispositivi realizzati in oro, diamanti,e zaffiri. Tutto ando’ come previsto fino al rientro. Il paracadute della sonda, infatti, non si apri’, facendola schiantare nel bel mezzo del deserto dello Utah e rovinando la maggior parte dei campioni raccolti.
Nel 2009, la Corea del Sud decise di lanciare ilsuo primo razzo nello spazio. A bordo era stipato un satellite scientificamente avanzatissimo, costruito dai ricercatori coreani. Una serie serie di errori impedirono al razzo di raggiungere l’altezza prevista, distruggendo il prezioso carico: uno scherzo costato 385 milioni dolllariai cittadini sud coreani. Il Mars Polar Lander era una sonda automatizzata lanciata dalla Nasa nel 1998, che avrebbe dovuto studiara il clima della regione del Planum Australe, nei pressi del polo sud di Marte. Dopo l’atterraggio, la Nasa non Ë mai riuscita a ristabilire i contatti con la sonda, il cui destino resta ancora a tutt’oggi un mistero. Insieme al Mars Polar Lander, su Marte arrivo’ un’altra sonda: la Deep Space 2, pensata per scavare nel suolo marziano e raccogliere dati sulla sua composizione chimica, e sulla presenza di acqua . Anche in questo caso, le comunicazioni non vennero mai ripristinate dopo l’atterraggio e la sonda non inizio’ mai le proprie operazioni.
Un altro dei fallimenti piu’ imbarazzanti della Nasa avvenne nel corso della sfortunata missione del 1988, Il Mars Climate Orbiter era uno strumento che avrebbe dovuto studiare l’atmosfera marziana e ritrasmettere le comunicazioniradio delle sue sonde sulla superficie di Marte. La compagnia che realizzo’ i software per i propulsori dell’orbiter, utilizzo’ come unita’ di misura le unita’ imperiali, (piedi, pollici…) diffuse negli Stati Uniti, ma si dimentico’ di avvertire la Nasa, che lavora di routine con il sistema metrico. Il risultato? Al momento di accendere i propulsori, la sonda si distrusse nell’atmosfera marziana . Elon Musk e la propria azienda Space X hanno fatto un altro passo avanti nella loro missione spaziale, ma non senza qualche ostacolo lungo il cammino . La Starship, la nave spaziale di Space x destinata alla Luna e a Marte Ë esplosa quattro minuti dopo il decollo, avvenuto con successo da Starbase , lo spazio aperto privato dell’azienda aerospaziale di Elon Musk a Boca Chica, inTexas. La navicella era al suo primo test di volosenza equipaggio con il lanciatore Super Heavy, il piu’ grande razzo mai costruito, lungo120 metri e in grado di ospitare a bordo cento persone ed altrettante tonnellate di cargo. Nonostante il lancio del razzo non sia riuscita nella sua missione, il Team di Space x sembra pronto ad imparare dagli errori commessi e ad affrontare la sfida con la sua consueta determinazione ed innovazione tecnologia. Marinella Marino
Comment here