di Antonio Zito
Oggi 30 gennaio 2023 si è avuta notizia che è avvenuto l’ennesimo attentato di matrice anarchica a Roma, infatti in via Val di Lanzo sono state incendiate cinque auto della Telecom e a poca distanza è comparsa la scritta “no al 41 bis”. Tale atto fa seguito a una giornata in cui si sono avuti , dopo una manifestazione anarchica , tafferugli con la polizia con qualche ferito e alcuni fermati. Tutto questo avviene per aiutare Alfredo Cospito, esponente anarchico che è detenuto in un “carcere duro” e fa ininterrottamente lo sciopero della fame dal 20 ottobre 2022. Le sue condizioni destano però preoccupazione a quanto dice il suo avvocato che spera vivamente che le autorità giudiziarie siano più miti. D’altro canto il governo non sembra disposto a concedere più di migliori cure mediche come sono quelle che riceverà al carcere Opera di Milano dove è stato trasferito negli ultimi giorni. La Premier Giorgia Meloni intervistata su questa questione ha detto che nessuna concessione verrà fatta a chi minaccia lo Stato. Con gli ultimi attentati gli anarchici hanno rivelato una organizzazione a livello europeo , come infatti rivelano gli eventi di Barcellona e Berlino.
Amnesty International nel 2003 aveva giudicato il carcere duro del 41 bis come una disposizione disumana, comportante infatti tra l’altro l’isolamento , solo 2 ore di aria all’aperto sempre da soli, e l’impossibilità di avere quaderni o libri o giornali.
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