di LUCA BOFFA
In queste ore si ricordano Le quattro giornate di Napoli che rappresentano un episodio della Seconda Guerra Mondiale avvenuto 79 anni fa (dal 27 al 30 settembre 1943) e alla commemorazione di quest’anno si è cantato “Bella Ciao”, per chi non sapesse è stato l’unico episodio di Resistenza partigiana in sud Italia in quel periodo, furono quattro giornate in cui i napoletani fecero resistenza alle forze tedesche e fu un resistenza fatta con ogni mezzo più che con una lotta armata vera e propria.
Il contesto storico fu il seguente: erano passate poche settimane dallo sbarco a Salerno e le forze inglesi e americane avanzavano in Campania nella lotta anti tedesca, la lotta partigiana in Italia fu conseguenza dell’invasione tedesca avvenuta con l’Operazione Alarico ed era aiutata dagli Alleati in funzione anti tedesca, per tornate alle quattro giornate tutto cominciò con una fucilazione di quattro soldati dell’esercito italiano che furono giustiziati da soldati tedeschi, questa fucilazione bastò ad innescare una rivolta che divenne sempre più grande ed ingegnosa in cui i napoletani usarono il loro ingegno e furbi espedienti per contrastare gli invasori tedeschi ed anche questa ribellione era supportata militarmente dagli USA da dietro le quinte.
L’episodio ha ispirato il film Le Quattro Giornate di Napoli di Nanni Loy che per simulare Napoli fu usata in parte Salerno ed anche lo stadio Donato Vestuti come set cinematografico facendo diventare in questo modo il film un pezzo della nostra storia cittadina nonostante si parli di Napoli.
Per concludere questo fatto è un pezzo indelebile della nostra storia ancora recente del nostro paese che non verrà mai dimenticato grazie al coraggio ed anche all’ingegno dei napoletani.
foto tratta dal sito del Comune di Napoli
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