di Luca Consiglio
Kannazuki (oppure Kaminazuki o Kaminashizuki) è il nome tradizionale con il quale si indica il decimo mese del calendario giapponese.
Il nome può essere tradotto letteralmente come “Il mese in cui non ci sono dei”. Nella tradizione Shinto gli 8 milioni di Kami(dei) lasciano i loro santuari per radunarsi annualmente al Santuario di Izumo. Lì il mese è quindi conosciuto come Kamiarizuki ,”Il mese in cui ci sono gli dei”. Comunque, un carattere che normalmente significa “assente” o “non c’è”, venne probabilmente usato all’inizio come ateji, che è usato solo per il suono “na”. In questa posizione “na” è, in realtà, un aggettivo possessivo, quindi Kaminazuki significa “Mese degli dei”, non “Mese senza gli dei” (Kaminakizuki). In ogni caso, il carattere venne volontariamente mal-interpretato per indicare che in quel mese non ci sono divinità, in quanto riunite al Taisha di Izumo (ora Prefettura di Shimane). Quindi non ci sono divinità nel resto del paese (tranne per Ebisu che essendo sordo non sente il richiamo e resta disponibile per il culto). Quindi, ad Izumo, il decimo mese è chiamato “Mese con gli dei”).
Fino al 1873, il decimo mese del calendario giapponese si sovrappose largamente al mese di Novembre; comunque, dopo l’adozione del calendario gregoriano in Giappone, il mese di Ottobre è generalmente accettato come il Kannazuki.
Inoltre il Mese degli Dei è un ottimo film d’animazione di 1 ora e mezza del 2021 in Giappone e uscito in Italia l’ 8 febbraio 2022. La trama del film è questa:in seguito alla scomparsa della madre, Kanna perde il suo amore per la corsa, un giorno, però, le appaiono un coniglio con un’ala, chiamato Shiro, e un ragazzo di nome Yato. Shiro è, in particolare, uno “shinshi”, ovvero un messaggero degli dèi. Così, Kanna viene invitata a valicare il confine che separa le persone dalle divinità, giungendo fino a Izumo, dove scoprirà qualcosa che mai avrebbe immaginato, ma che le consentirà di rivalutare molti aspetti della sua conoscenza delle cose…
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