di Luca Boffa
Il 2 novembre Papa Francesco ha visitato il cimitero militare francese di Roma, per chi non lo sapesse in quel cimitero vi sono militari francesi morti nella seconda guerra mondiale che hanno combattuto per la Francia Libera ovvero i militari anti nazisti e quindi filo alleati guidati da Charles De Gaulle. Questa visita è stata al centro di un polemica in quanto il papa ha deposto fiori alle tombe dei soldati marocchini colpevoli delle marocchinate ovvero le violenze ai danni di donne perpetrate nella liberazione dell’Italia nella seconda guerra mondiale.
Le marocchinate non sono le uniche violenze nel nostro paese perpetrate a danni di civili nella seconda guerra mondiale da parte degli alleati o dei partigiani, basta pensare alla morte di Rolando Rivi giovane seminarista ucciso a 14 anni di età da una frangia estrema dei partigiani comunisti dopo essere stato seviziato il 13 Aprile del 1945 quasi alla vigilia della liberazione da parte di Resistenza e Alleati, Rivi è stato beatificato da papa Francesco e anche in quel caso ci furono polemiche in quanto insultava a detta di alcuni la Resistenza.
Per tornare al tema principale della notizia il Papa ha detto anche che il cimitero militare francese di Roma è un grido alla pace contro tutte le guerre e a favore di una pacifica convivenza tra popoli del mondo. Per concludere chi grida alla polemica non ha capito che il papa è andato da quelle parti non per glorificare crimini di guerra ma per lanciare un messaggio di pace.
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