Dopo il 41esimo anniversario della strage di Bologna, il presidente del Consiglio Mario Draghi nei giorni scorsi ha firmato una direttiva per declassificare gli atti di Gladio e della loggia P2. Ciò si spera possa portare luce su questi segreti di Stato che si collegano oltre che a i loro capi anche alle stragi che dal 1969 al 1984, atti di sangue e di terrore che hanno insanguinato il nostro paese Piazza Fontana a Milano (1969), di Gioia Tauro (1970), di Peteano (1972), della Questura di Milano (1973), di piazza della Loggia a Brescia (1974), dell’Italicus (1974), di Ustica (1980), della stazione di Bologna (1980), del Rapido 904 (1984).
L’informatizzazione che è avvenuta nelle amministrazioni dello stato negli ultimi 2 decenni fa ben sperare che il materiale giudiziario presente nei vari tribunali che si sono occupati di questi casi possa essere acquisito dall’archivio centrale di stato per essere studiato bene. Questo perché saranno ora resi pubblici.
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