di ELIO SCAGNETTI
Walt Disney, Walter Elias Disney Chicago, 1901 – Burbank, 1966, è stato un animatore, imprenditore, produttore cinematografico, regista e doppiatore statunitense.
Uno dei principali cineasti del XX secolo, uno dei padri dei film d’animazione, ha inoltre creato Disneyland, realizzando una serie di parchi a tema; la sua grande abilità nella narrazione di storie fa di lui uno dei grandi artisti del XX secolo nel campo dell’intrattenimento. Impiegando dei collaboratori di grande abilità e creando famosi personaggi dei cartoni animati, fra i quali Topolino, è secondo molti il suo alter ego. Ad oggi detiene il record per i premi Oscar vinti in trentaquattro anni di carriera per i suoi cortometraggi e documentari, cinquantanove candidature e ventisei premi, di cui tre onorari e un Premio alla memoria Irving G. Thalberg.
Nel 1956 ha vinto il David di Donatello per il miglior produttore straniero per Lilli e il vagabondo. Gli Oscar onorari gli furono assegnati, nel primo caso, per la creazione di Topolino; nel secondo, per Biancaneve e i sette nani, «riconosciuto come un’innovazione cinematografica espressiva che ha incantato milioni di persone ed è stato pioniere di una nuova area d’intrattenimento nel campo del cartone animato», infine per Fantasia per «lo sbalorditivo avanzamento dell’uso del sonoro nel cartone animato». Fu candidato tre volte ai Golden Globes, ricevettero solo due onorari, per Bambi 1942 e Deserto che vive 1953, oltre al Cecil B. DeMille Award nello stesso anno. Otto pellicole da lui prodotte sono state inserite nella Biblioteca del Congresso perché «culturalmente, storicamente ed esteticamente espressive»: Steamboat Willie, I tre porcellini, Biancaneve e i sette nani, Fantasia, Pinocchio, Bambi, Dumbo e Mary Poppins.
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