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Musica, Pino Mango: un artista immortale

a cura di Alessia Trovato

Ascoltando una canzone, molto spesso, ci vengono in mente moltissimi ricordi, sensazioni che rievocano, come immagini sfocate, un momento che ha segnato profondamente la nostra vita.
Uno degli artisti, che ha rappresentato al meglio le nostre emozioni, raccontando, attraverso molteplici sonorità, è Pino Mango.
Nasce a Lagonegro il 6 Novembre 1954, inizia ad appassionarsi alla musica da bambino, infatti, già a sei anni inizia la sua splendida carriera, entrando a far parte di una cover band, insieme al fratello Michele. Consegue il diploma di geometra , intraprende gli studi universitari, ma li abbandona per dedicarsi totalmente alle composizioni musicali.
Negli anni settanta si trasferisce a Roma, dove conosce Renato Zero che lo presenta a Franco Migliacci, produttore e proprietario della RCA, ( casa discografica ), per la quale pubblicherà due album” la mia ragazza ed un gran caldo “ e successivamente “ Arlecchino “.
Non raggiunge il successo di pubblico, inizierà a ricevere i primi attestati di stima dai colleghi, quando passerà alla Fonit Cetra e pubblicherà l’album “ E’ pericoloso sporgersi “ nel 1982;
Visti gli scarsi risultati, Mango decide di abbandonare la musica e di riprendere gli studi universitari, ma la svolta si ha nel 1984, quando Mogol ascolta un suo provino ed insieme a Mara Maionchi, allora direttrice artistica alla Fonit, lo invitano a presentarsi, dopo vari rifiuti, accetta di incontrarli a nasce “ Oro “, che lo consacrerà al grande pubblico, diventando il brano simbolo del suo percorso artistico,
Voce calda e suadente, partecipa molte volte al festival di Sanremo, conquistando nel 1985, con il brano “ il Viaggio” il premio della critica.
L’anno successivo, si presenta all’Ariston, con il brano “ Lei Verrà” un emozionante poesia cantata, che rappresenta in maniera soave l’Amore, ottenendo il 14° posto.
Insieme a Lucio Dalla, scrive “ Bella d’estate” contenuto nell’album “ Adesso”, capolavoro assoluto di suoni e melodie diverse, tipiche delle sue creazioni, che lo contraddistinguono rispetto ad altro artisti del panorama musicale italiano, perché Mango, fonde il rock passando per il blues, la musica pop il soul e la world music;
Il trionfo di vendite lo raggiunge con “Mediterraneo”, scritto in collaborazione con il grande Mogol, sonorità new age, che ci cullano attraverso sentieri lontani e fantastici.
La sua carriera sarà da quel momento in poi, costellata di successi sino al 2014, quando durante un concerto a Policoro, paesino in provincia di Matera, dopo aver eseguito proprio il brano “Oro”, si sentì male e morì.
Tra tutti i maestri di musica che lo hanno accompagnato, ho avuto l’onore di intervistare Nello Giudice, bassista che ha collaborato per molti anni al suo fianco.
Riporto di seguito uno stralcio dell’intervista rilasciatami giorno 18 Maggio 2021:
D- Il vostro primo incontro e se tra di voi è scattata subito sintonia?
=L’ho incontrato mentre suonavo con il mio gruppo a Potenza, qualche tempo dopo, mi propose di vederci, entrammo subito in sintonia, e da lì iniziò la nostra collaborazione.
D-Come nacquero i brani: Bella d’estate, Lei verrà e tanti altri ?
Ogni brano ha una sua evoluzione, il primo brano che lo fece conoscere al grande pubblico e restò in radio tantissimo tempo, fu Oro, poi ci sono stati gli altri nati dalla sua bravura con gli strumenti musicali, riusciva ad intonare i brani che sarebbero divenuti cult successivamente;
D-Che consiglio darebbe ad un ragazzo che vuole intraprendere questa carriera?
L a gente pensa che il musicista non lavora, Il consiglio è quello di lavorare sodo dalla mattina alla sera, e di avere costanza e talento e un pizzico di fortuna così come diceva Pino altrimenti non si arriva, inoltre ci vuole tanta umiltà, il pubblico che ti segue deve percepirla.
D-Il cofanetto “ Tutto l’amore che ho “, cosa ricorda e qual’e l’insegnamento che le ha lasciato Pino Mango
Io ho tanti ricordi, perché a parte che suonavamo insieme spesso eravamo a casa sua visto che cucinava molto bene , ci ritrovavamo spesso insieme , i concerti erano una vacanza, quando venivamo in Sicilia era una felicità;
D-Se dovesse descrivermi Mango con un Aggettivo?
La voce della verità
D-L’essere un uomo del Sud , per Mango è stato un vantaggio od un elemento ostativo?
Io penso che come tutti gli uomini del Sud negli anni settanta era molto difficile affermarsi , anche Tullio De Piscopo ha incontrato molte difficoltà . ma Pino era molto testardo, ha incontrato molti ostacoli, aveva anche deciso di abbandonare la carriera musicale per laurearsi, se non fosse stato per Mara Maionchi, che con la sua insistenza lo convinse a ricominciare a cantare e grazie alla sua voce inconfondibile è riuscito ad affermarsi.
D-Lui si ispirò ad Aretha Franklin e Sting, quali caratteristiche gradiva di questi due mostri sacri?
Aretha Franklin la vocalità, Sting un autore pazzesco, lui amava molto Peter Gabriel, ed anche amava molto i Coldplay;
Ringrazio Nello Giudice, per avermi raccontato aneddoti e curiosità della vita di Pino Mango, facendomi scoprire lati che io sconoscevo e facendomelo apprezzare ancora di più;

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