di RICCARDO ANNUNZIATA
Che siano film o cartoni animati, c’è un periodo nel quale abbiamo voglia di essere invasi dallo spirito del Natale. Ci sono tanti cartoni di Natale belli al mondo. A me hanno interessato soprattutto cortometraggi d’animazione classici. Ricordiamo in particolare il Natale dei Puffi e il Canto di Natale di Topolino.
Il Natale dei Puffi è un bel film a cartoni dei Puffi. I Puffi sono gli ometti blu. L’autore dei Puffi è Peyo. I personaggi principali sono Grande Puffo con la barba che è il capo dei Puffi, Quattrocchi, Forzuto, Tontolone, Brontolone, Sciccoso etc. Poi c’è Gargamella e il suo gatto Birba, l’uomo cattivo, il nonno e i bambini. È il giorno di Natale e i Puffi stanno organizzando una festa. Stanno preparando degli addobbi natalizi cantando “Lalalalalalalalala”. Golosone ha preparato un budino speciale. Si sente molto emozionato perché è il più grosso budino che abbia mai puffato e Quattrocchi dice che ancora un minuto e sarà puffato. Infine, mettono pure una stella sopra l’albero e Grande Puffo si sente molto contento perché sarà il più bel Natale della storia dei Puffi. Un bel giorno arriva il nonno con la sua slitta assieme ai nipotini cantando “Jingle bells” ma un lupo cattivo fa rovesciare la slitta del nonno. I due bambini vanno da Gargamella a chiedere aiuto ma lui non li vuole aiutare. All’improvviso arriva un esercito di lupi cattivi e i bambini vengono terrorizzati e quindi ci pensa Grande Puffo a mandarli via. Forzuto, Quattrocchi e Tontolone vanno a trovare la slitta del nonno che si era rovesciata. È arrivato un messaggio con su scritto “Cari Gwen e Willy vostro nonno è sano e salvo rimanete accanto alla slitta e io tornerò presto con affetto zio Edgar” e Quattrocchi dice che il messaggio non era per lui, ma per loro. I bambini pensano che Grande Puffo sia Babbo Natale perché ha il vestito rosso e la barba bianca. I bambini assaggiano il budino che ha preparato Golosone. Grande Puffo e gli altri gli hanno regalato due oggetti. La femmina ha ricevuto uno specchio e il maschio la trombetta. Brontolone dice “Io odio aprire regali” ma il suo amico puffo gli dice di cercare di essere buono perché è Natale. Grande Puffo fa partire la musica e i Puffi iniziano a ballare, suonare e cantare e i bambini si sentono molto contenti. Intanto Gargamella e l’uomo cattivo hanno un piano per distruggere i Puffi e rapire i bambini. Mentre Gargamella scappa l’uomo cattivo fa un cerchio di fuoco e i bambini iniziano a tremare. Intanto arrivano i Puffi e cantano una canzoncina allegra e all’improvviso il fuoco si spegne, l’uomo cattivo scompare e infine i bambini si sentono liberi. L’incantesimo si è spezzato e finalmente i Puffi sono felici. Anche i bambini sono felici perché il nonno è arrivato appena in tempo. Alla fine, sarà un Natale veramente importante e i Puffi vedono l’albero di Natale grande grande.
“Il canto di Natale di Topolino” è un film d’animazione del 1983 diretto da Burny Mattinson, tratto da un famoso libro di Charles Dickens. I personaggi del libro sono impersonati dai protagonisti dei cartoni Disney. È un’allegra giornata natalizia e zio Paperone nella parte di Ebenezer Scrooge passeggia per la via e non vuole aiutare i poveri. Vuole tenere per sé tutti i suoi soldi. Ebenezer va al suo studio e il suo impiegato è Bob Cratchit che sarebbe Topolino. Cratchit sta scrivendo un messaggio di Natale ma Scrooge non crede nel Natale. Arriva il nipote Paperino nella parte di Fred ma Scrooge lo caccia fuori. Ebenezer tornando a casa incontra Pippo nella parte del fantasma di Jacob Marley, il suo socio che era morto alcuni anni prima. Il fantasma di Marley è incatenato per punizione della sua avarizia. Ebenezer ha paura perché è un fantasma ed è anche un uomo cattivo. Il fantasma gli dà un consiglio e gli dice di ascoltare tutti gli spiriti del Natale. Poi Scrooge incontra il Grillo Parlante nella parte dello Spirito dei Natali Passati che lo porta a vedere una festa da ballo dove si vede Ebenezer nel passato quand’era ragazzo. Ebenezer si innamorò di Paperina ma non la volle sposare e Paperina cominciò a piangere perché Scrooge voleva pensare solo ai suoi soldi. Ora Paperone si pente. Poco dopo incontra lo Spirito del Natale Presente che sarebbe il gigante Willie che gli mostra la casa della povera famiglia Cratchit che sta preparando la cena della Vigilia. La cena è molto striminzita perché non hanno soldi e il piccolo Tim, il figlio di Bob, si rivela essere malato. Poi Scrooge incontra al cimitero lo Spirito dei Natale Futuri che sarebbe Gambadilegno accappucciato che mostra a Scrooge la sua tomba e lo butta dentro spalancando l’inferno. A questo punto Scrooge alla fine si sveglia ed è pentito di essere sempre stato avaro e decide di cambiare per diventare buono e generoso. Va alla casa di Bob Cratchit e della sua famiglia e gli aumenta lo stipendio. Lo fa diventare socio. Ebenezer è diventato un uomo buono ormai perché dà i soldi ai poveri e non è più egoista. Questo è proprio lo spirito del Natale cioè lo spirito della fratellanza e dell’amore verso gli altri.
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