di ALESSIA FUCCIA
A Torino per la prima volta nella storia della Champions League, una donna arbitro ha diretto un incontro di calcio della massima competizione continentale per club. L’arbitro deve saper essere invisibile pur gestendo con sicurezza la partita; per la francese Stephanie Frappart è riuscita a passare inosservata durante la partita Juventus-Dinamo Kiev, suo esordio in un match di Champions League; il primo arbitro donna a riuscirci nella storia del calcio europeo. La sua direzione è stata lineare, precisa e decisa, come hanno dimostrato i 20 falli sanzionati a fine partita. Una direzione applaudita su Instagram anche da Leonardo Bonucci, difensore bianconero che ha postato una foto di Frappart; il compito della francese è stato reso più semplice dal comportamento corretto dei calciatori; dopo solo 10 minuti di gioco ha mostrato il primo cartellino giallo al bianconero Bentancur per fallo su Shaparenko. Ha punito al 27 minuto una manata di Zabarnyi ai danni di Morata e ha mostrato il secondo cartellino giallo. C’è stata al 35 minuto una presunta trattenuta in area di Bonucci su Verbic; nel secondo tempo in occasione del gol di Ronaldo, il secondo della Juventus, è riuscita ad allontanare con fermezza e gentilezza i calciatori ucraini fino al responso tecnologico che confermava la posizione regolare di Morata. Il terzo gol della Juventus ha segnato il risultato finale della partita, che si è lentamente spenta fino al fischio finale. Si è chiuso così un match diretto con personalità e buon senso. Un’altra barriera è stata abbattuta!
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