di MARINELLA MARINO
Si può trasgredire anche cosi’…. Trasgressivo al massimo, Alessandro Spanò, 26 anni, ha conquistato la promozione con la maglia della Reggiana, poi, la decisione di ritirarsi dal mondo del calcio. Una scelta considerata fuori dal comune. La laurea, la serie B e la decisione di appendere gli scarpini al chiodo. E’ la storia di Alessandro Spanò, capitano della Reggiana e fresco di promozione nel campionato cadetto dopo la finale del play off vinta contro il Bari. Una carriera destinata a spiccare il volo poi la scelta di dedicarsi ad una nuova vita dopo aver raggiunto il traguardo della laurea. “Sento di aver fatto la scelta giusta, sono pronto per una nuova vita “… Queste sono le parole del capitano che lascia il calcio per lo studio in una intervista. Al chiodo stavolta ci ha appeso gli scarpini che fanno bella mostra ora vicino ad un altro chiodo dove ha appena appeso un foglio, una pergamena incorniciata da un bordo di legno sottile e un vetro poco spesso con scritte poche frasi un numero e una sigla, Dottor Spanò.
Appesi lascia anche noi la scelta di Alessandro perché un conto è lavorare e studiare altra cosa è dire “Basta !“, quella parolina che per capirci gente come Paolo Maldini ha pronunciato ben oltre i quarant’anni e che Gigi Buffon non vuol sapere di sentire riecheggiare nel suo cuore e nelle sue orecchie. Ma più che un pallone di cuoio poterono i libri e con essi pagina dopo pagina formula dopo formula, la sensazione diventata prima certezza e poi scelta di essere ad una svolta ad un bivio della propria vita. Si perché “Capitan Spanò” mentre accompagnava la sua Reggiana verso la promozione ha lavorato duro per diventare anche “Dottore “laureandosi dunque in Economia e Management aziendale. Alessandro coi libri ci sa proprio fare ed ecco allora una borsa di studio con la International Business School e da settembre un progetto da seguire della durata di 20 mesi strutturato su due Master: International and Disruptive Business, dividendosi tra Londra, Shangai, San Francisco.
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