di ALESSIA FUCCIA
Il virus sta cambiando il nostro rapporto col prossimo e la socialità in generale, perdere un caro è già complicato di per sé ma in questi mesi lo è stato ancora di più. Il coronavirus ci ha impedito anche di stare vicino ai parenti malati e di avere contatti fisici per accompagnarli nella loro agonia e nel loro dolore; e così ci si ritrova a morire da soli in ospedale.
Il calore degli operatori sanitari può restituire un po’ di luce in questi drammatici momenti ma non sostituisce il sorriso delle persone che si amano. Questo è proprio ciò che voleva evitare Jihad Al-Suwaiti della città palestinese di Beit Awwa in Cisgiordania. La madre di 73 anni era ricoverata nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale statale di Hebron, il figlio non poteva entrare nella stanza della madre, quindi ha scalato la parete dell’ospedale per starle vicino ogni sera fino alla sua morte. La donna si è spenta il 16 luglio, il figlio è stato con lei fino all’ultima ora.
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