Ad esattamente una settimana di distanza dalla fine del lockdown in Italia (come preannunciato dal Governo nazionale), la comunità di Salerno si appresta da domani 27 aprile a vivere una fase di transizione di sette giorni prima della cessazione (si spera definitiva) di tutte le limitazioni alla libertà personale in tema di spostamenti, attività motoria e ludica. Ancora una volta – come già fatto in questi 50 giorni di isolamento alle nostre spalle – i cittadini salernitani daranno prova del proprio senso di responsabilità, elemento questo determinante – al di là delle ordinanze – nella fase di isolamento domiciliare, che ha consentito la non diffusione dell’epidemia Covid-19 sul territorio cittadino.
Occorrono però delle azioni concrete – da parte dell’amministrazione comunale – affinchè la fase 2 possa essere vissuta nel rispetto delle regole ma anche nella consapevolezza che la “nuova normalità” dovrà accompagnare per molto tempo ancora il nostro quotidiano vivere. In tale direzione s’inserisce il progetto “Mobilità Responsabile”, elaborato dai consiglieri comunali Antonio D’Alessio, Leonardo Gallo, Corrado Naddeo, Pietro Stasi e Peppe Ventura, che sarà sottoposto all’attenzione del sindaco Enzo Napoli.
“Con l’avvicinarsi della fine del lockdown – scrivono i consiglieri – appare sempre più evidente come sia fondamentale gestire il diverso sfruttamento dei luoghi pubblici all’aperto, ormai da circa due mesi inibiti a causa delle disposizioni specifiche in ordine ai problemi di salute pubblica. Tutti, oggi, desiderano e chiedono, obiettivamente anche per indiscutibile necessità di benessere psico-fisico, di potersi muovere, rispettosamente, nelle vaste aree cittadine, libere da auto e piene di verde. Parchi, ville comunali, giardini, Lungomare, piazze, aree pedonali in genere, sono i luoghi da cui ripartire per costruire un modo nuovo di vivere la città. Fino ad oggi è stata eccezionale la risposta che i salernitani hanno saputo dare con responsabile ed encomiabile comportamento, tanto da isolare precocemente i pochi casi di malattia registrati in città. Ora le misure si allentano ma, proprio in questo momento, si delinea la sfida più grande: trovare il giusto equilibrio, per i prossimi 6/12 mesi, fra la indiscutibile necessità di assicurare la Salute Pubblica e la ineludibile esigenza di vivere e ricostruire relazioni umane.
Molte le proposte già fatte, partendo dalla esatta quantificazione delle risorse da investire, nel cosiddetto Piano Marshall per Salerno, che quattro settimane fa abbiamo rese pubbliche. Ora però è necessario fare altro.
Innanzitutto occorre preliminarmente la pulizia straordinaria e l’igienizzazione, nel corso della entrante settimana, delle aree sopra menzionate che si apprestano ad accogliere, in modo ordinato le persone. Operazioni di sanificazione che dovranno diventare abituali, con tanto di calendario reso pubblico. Per garantire il distanziamento sociale è indispensabile in tutti i luoghi dove si possono controllare gli accessi, garantire orari ininterrotti di fruizione, sfruttando le tante ore di luce che quelle serali. In tali spazi pubblici istituire varchi controllati e il numero massimo di presenze consentite in base ad un piano di sicurezza, utilizzando un contatore di persone, così come si fa nei grandi parcheggi. Necessaria risulta l’inibizione della spiaggia di Santa Teresa per gli evidenti rischi di contagio, mentre sono da sfruttare gli spalti in legno della stessa area, sempre secondo le norme del distanziamento sociale. Sul Lungomare Trieste – in particolare – occorre garantire oltre ai due varchi principali (piazza della Concordia a est e piazza della Libertà ad ovest), una serie di accessi intermedi, sempre con le stesse modalità di messa in sicurezza. Infine, dovrà essere prestata massima attenzione e sensibilità nei confronti delle persone con disabilità ed i bambini affetti da autismo, per consentire loro la medesima fruizione degli spazi pubblici in tutta sicurezza”
Comment here