di FRANCESCA CITRO
Cari lettori, come sicuramente ricorderete, ho già parlato una volta di Coronavirus ma l’ho sempre fatto dal punto di vista medico e geografico, rendendovi partecipi di quanto questo virus stava mettendo in ginocchio svariate regioni italiane dal punto di vista medico- sanitario.
Ciò che voglio fare oggi è parlare dal punto di vista sociale.
Per questa emergenza sono state chiuse le scuole e la maggior parte dei negozi, sono stati istituiti numeri verdi per le persone anziane in modo da dare a quest’ultimi la possibilità di fare la spesa senza uscire di casa perché purtroppo questo virus è nell’aria .
Siamo stati esortati tutti più e più volte a rimanere a casa ma senza la chiusura di tutti i negozi questo non si riusciva a capire, purtroppo c’è sempre qualcuno che ancora non ha capito l’emergenza ed il fatto che si contagia: è per questo che si richiede di lavarsi spesso le mani, restare a casa il più possibile senza avere contatti con persone estranee alla propria famiglia, evitare baci e strette di mano con abbracci.
Chi è costretto a lavorare lo faccia con le dovute precauzioni ovvero mantenendo almeno la distanza di un metro tra una persona e l’altra ed utilizzando guanti e mascherine.
Ciò che voglio fare oggi non è tanto ripetere ciò che ormai da giorni ci stanno dicendo tutti i mezzi di comunicazione di massa ma portarvi a riflettere su quanto sia importante la collaborazione di tutti e quanto sono davvero importanti i contatti umani, quei contatti che in una situazione di non emergenza spesso preferiamo non avere a favore di conversazioni tramite social di ogni tipo: bene ora usiamoli per comunicare restando a casa così forse alla fine di questa emergenza avremo capito quanto è bello stare insieme con baci, abbracci, strette di mano, conversazioni vere faccia a faccia e non virtuali.
Fino a quel momento io resto a casa!
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