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“Letture itineranti”, il resoconto della prima giornata

di LUCA BOFFA

Giovedì sera è stato presentato alla Chiesa Gesù Redentore il libro di Sergio Tanzarella, professore di storia della Chiesa alla Facoltà teologica dell’Italia Meridionale, il titolo dell’opera è “Don Beppe Diana- un prete affamato di vita” edito dalla casa editrice cattolica il Pozzo di Giacobbe.

Per chi non lo sapesse Giuseppe Diana detto Beppe è un prete che fu ucciso dalla Camorra nella sua Casal di Principe nel giorno 19 marzo 1994 (Giorno di San Giuseppe) perché si opponeva a quella realtà criminale che detta legge nella sua terra, il suo martirio lo ha portato sull’attuale via della Beatificazione da parte della Chiesa Cattolica.

Sergio Tanzarella ha commentato con molta professionalità il personaggio di Don Diana che è un cosiddetto prete di strada ovvero uno di quei preti e in generale membri del clero impegnati nel sociale e nella difesa degli ultimi, ha raccontato cose molte interessanti tra cui il mito a suo dire che la criminalità organizzata non è onnipotente, infatti i preti vicino a Don Beppe Diana furono minacciati da gente di un certo livello collusi con la camorra non da camorristi propriamente detti dopo il famoso avviso sacro per Amore del mio Popolo (parafrasi di Isaia 62,1) che denunciava la camorra nel Natale del 1991.

A proposito del famoso avviso sacro del 1991 Don Diana aveva un attaccamento non solo al Vangelo ma anche alla Sacra Scrittura in genere cosa enfatizzata grazie a una domanda fatta a Sergio Tanzarella dal sottoscritto in quanto appassionato di Bibbia, in particolare il professor Tanzarella ha fatto riferimento al profeta Isaia ed altri profeti biblici prima di Cristo a cui Beppe Diana era attaccato al livello di modelli da cui trarre spunto e seguiva esegeti esperti di questi temi biblici.

È stata un interessante serata a tema impegno civile che ha catturato l’interesse di molti in quanto è un personaggio che può essere definito un martire sia dell’impegno civile che martire propriamente religioso, per finire e per tornare in argomento iniziale un plauso alla parrocchia Gesù Redentore per aver ospitato un evento su un tema così importante per il nostro territorio che secondo Tanzarella è affamato di legalità in quanto c’è voglia di essa.

 

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