di Antonio Zito
Oggi il decreto Giustizia è stato prorogato dal Governo Meloni in esso per iniziativa del Ministro di Grazia e Giustizia Nordio è presente una novità riguardante la Cybersicurezza. Infatti da ora per combattere intrusione della mafia nel mondo dell’informatica ci saranno maggiori poteri al Procuratore Nazionale Antimafia che coordinerà i vari Procuratori Distrettuali, questo aspetto è stato giudicato con favore dalla ANM , associazione nazionale magistrati, la maggiore associazione di categoria dei giudici.
Nel decreto però non si fa riferimento ai problemi riguardanti la professione dei magistrati in vari campi di lavoro come per esempio le recenti polemiche sulla gestione dei migranti e delle critiche del Governo sulla indipendenza della Magistratura dal potere politico. Il Governo Meloni cioè prende tempo nonostante le accese polemiche dei mesi scorsi in cui Governo e giudici si sono spesso trovati sulle sponde opposte come per esempio per la questione del “paese sicuro” di origine che è stato cavalcato con prontezza dalle opposizioni.
Un decreto “piccolo” perciò che mette tutti d’accordo in attesa di una riforma della Giustizia che ormai è divenuta irrinunciabile per il Governo. Perché tra i vari poteri esecutivo , legislativo e giuridico ormai in Italia si è aperta una frattura che solo un referendum potrà forse risolvere. Nel frattempo il ruolo di arbitro del Presidente della Repubblica esercita ancora grande fascino sulla popolazione che aspetta di potersi pronunciare direttamente.
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