di Antonio Zito
I dazi voluti da Trump e imposti all’Europa sono in vigore dal 2 aprile e nonostante le discussioni avute tra UE e USA a livello di Ministri degli Esteri l’accordo non c’è stato, e quindi è necessario procedere con l’adozione di contro misure. Lo ha detto il Commissario UE al Commercio Maros Sefcovic. Il voto della commissione ci sarà mercoledì 9 aprile ma la riscossione dei dazi inizierà il 15 aprile, probabilmente si comincerà dall’alluminio e acciaio esportati dagli USA in UE.
L’esponente della commissione UE è quindi categorico e vuole agire secondo le vie che la legge gli permette , ma di diverso tenore è il parere del Ministro degli Esteri Tajani il quale ancora spera nell’opera di mediazione tra UE e USA portata avanti dal Premier italiano Giorgia Meloni e perciò spera nella trattativa che proprio il Governo di Trump ha promesso e che già 50 paesi del mondo hanno chiesto.
Anzi scherzosamente Tajani risponde a chi tra i giornalisti gli chiede dei dazi sul whisky, dicendo che non ce ne saranno o almeno lo spera. Ciò nonostante Tajani ha detto che “qualche segnale di dialogo è arrivato durante i colloqui con Sefcovic” e pertanto senza piegare la testa bisognerà trattare. Nel frattempo le borse e gli altri indicatori del commercio sono divenute anche in Italia molto instabili e a livello locale si fanno già magre previsioni sull’andamento dei commerci futuri. E’ da notare che una recente inchiesta della Cia- agricoltori italiani che la provincia le cui esportazioni saranno più colpite è quella di Salerno soprattutto per i prodotti delle conserve alimentari e dei pomodori.
Comment here