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Barcellona, Dacia Maraini presenta il suo ultimo libro, “Vita mia”

di Alessia Trovato

Presentato lo scorso 21 gennaio, presso il  prestigioso foyer del teatro Mandanici di Barcellona Pozzo di Gotto, l’ultimo romanzo di una delle autrici più rappresentative del nostro secolo, e non solo, Dacia Maraini. Un appuntamento attesissimo che era stato inserito nella rassegna “Il maggio dei libri”. Tuttavia, per indisposizione della scrittrice, la serata è stata rinviata più volte. L’evento  organizzato dall’amministrazione comunale, fortemente voluto dall’assessore alla cultura dottoressa Angelita Pino, in collaborazione con l’associazione F.I.D.A.P.A.(Federazione Italiana Donne Arti Professioni ed Affari ) sezione Barcellona. La suddetta associazione opera sul territorio nazionale ed internazionale, organizzando iniziative ed eventi benefici in perfetta sinergia con il centro antiviolenza “Frida Kahlo”. In rappresentanza della suddetta associazione, l’avvocato Giulia Carmen Fasolo, nella duplice veste di responsabile della casa editrice Smasher, ad aprire la presentazione.

L’assessore Angelita Pino ha portato i saluti dell’amministrazione comunale ed ha affermato: “Siamo particolarmente orgogliosi di ospitare una delle figure più influenti della letteratura italiana… Dacia Maraini ha ricevuto oltre 30 riconoscimenti tra cui il Premio Strega, una donna carismatica che ha pubblicato moltissimi romanzi”. Successivamente la presidente della F.I.D.A.P.A., dottoressa Grazia Scolaro, ha portato i saluti per conto dell’associazione ed ha dichiarato: “É un onore per noi poter assistere a questo incontro. Vita mia é un romanzo toccante che tratta un tema drammaticamente attuale”. Un ultimo incisivo intervento  quello della dottoressa Giulia Carmen Fasolo la quale ha ricordato l’importanza dell’iniziativa: “È stato un piacere per noi sposare questo progetto, siamo particolarmente orgogliosi di rimanere a fianco dell’amministrazione comunale”.

Una chiacchierata intima ed intensa in cui la Maraini ha dialogato con la giornalista Giovanna Cirino, un racconto struggente che narra uno dei periodi più complicati che hanno segnato il panorama internazionale e non solo. Un romanzo coinvolgente ed intrigante ambientato in Giappone dove la famiglia Maraini viveva ed era perfettamente integrata all’interno della cultura nipponica. Il padre, una figura emblematica, era un rispettabile archeologo e al contempo docente universitario stimato e la madre una casalinga. Il 1943 ci offriva uno scenario tragico, il regime fascista detiene il potere, entrambi i coniugi si rifiutano di rispettare le leggi poste dalla Repubblica di Salò. Dacia Maraini racconta in prima persona la terribile esperienza della deportazione, utilizzando un linguaggio semplice e pieno di pathos, come lei stessa ha raccontato nel corso della serata. Ricordando quel periodo drammatico: “Mangiavamo anche le bucce d’arancia per sopravvivere”. Un’emozionante testimonianza che si intreccia con il contesto storico attuale, infatti l’evento ha concesso l’opportunità di affrontare anche temi di grande interesse sociale, dai conflitti medio-orientali alla violenza sulle donne e di genere, il rapporto tra uomo e donna e molti altri. L’appuntamento si è concluso con il firma copie, dove l’amatissima protagonista ha potuto incontrare tanti ammiratori.

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