di Antonio Zito
E’ di un giorno fa la notizia che la corte costituzionale ha dichiarato non applicabili alcune parti della legge sulla Autonomia differenziata delle regioni ordinarie e perciò anche il referendum sull’autonomia rischia di non essere più valido. Per il Ministro della Giustizia Nordio il referendum non è più valido perchè nonostante le più di 1milione e 300mila firme raccolte fino ad ora, è quindi superato e come consigliato dalla Corte è necessario un riesame della Legge in Parlamento per correzioni o in forma di emendamenti o con l’esame di un nuovo disegno di legge complessivo.
Di diverso parere gli esponenti dell’opposizione che giudicano gli stessi dati forniti dalla Corte come una dimostrazione che il Referendum si deve e si può fare. Da ultimo proprio oggi il Leader della CGIL Landini ha detto che la raccolta secondo lui è ancora valida e come già la Schlein e Conte ritiene che sia necessario conoscere gli aspetti della Legge che la Corte giudica da rivedere anche se non si è espressa chiaramente sulla sua incostituzionalità. La sentenza ha provocato il manifestarsi nella maggioranza di divisioni soprattutto tra alcuni degli esponenti di Forza Italia e Fratelli di Italia meno convinti della sua validità.
In Campania il Governatore Vincenzo De Luca non smette ormai quasi in ogni sua dichiarazione giornaliera di attaccare la legge in questione e con lui anche molti altri Governatori di varie Regioni che già prima della raccolta delle firme avevano fatto ricorso alla Corte in particolare le Regioni Puglia, Toscana, Sardegna e Campania. Ridimensiona la portata della consulta il Ministro Calderoli che si ritiene ottimista sulla promulgabilità della legge in una forma modificata.
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