di LUCA BOFFA
Sabato 9 novembre si è celebrato il 35esimo anniversario del crollo del muro di Berlino, alzato nel 1949 dopo la Seconda Guerra Mondiale dall’Unione Sovietica come barriera anti-occidentale contro le nostre nascenti democrazie. Il suo crollo avvenne il 9 novembre del 1989.
Ma dovremmo fare un balzo indietro per capire la situazione a Berlino nella Guerra Fredda, a fine Seconda Guerra Mondiale il conflitto viene vinto da Stati Uniti e Unione Sovietica, che diventano potenze rivali nella Guerra Fredda. Alla fine del conflitto la Germania viene spartita tra Francia, Usa, Gran Bretagna e Unione Sovietica e questo portò alla nascita della Germania Ovest, nazione democratica, e la Germania Est, che fu un regime comunista oppressivo che spiava i cittadini e metteva al bando ogni libertà anche attraverso la spietata polizia segreta, la famigerata Stasi.
Per tornare sul tema in quel 9 novembre del 1989 quando ormai i regimi comunisti dell’est Europa stavano crollando e c’era voglia di democrazia (e di maggiori libertà, anche individuali), anche da quelle parti il muro che aveva diviso per decenni la Germania in due parti crollò per volere del popolo tedesco. Le due Germanie ritornarono ad essere così ad essere una sola nazione e molte famiglie divise si poterono riabbracciare dopo esser state per quasi 40 anni separate da un enorme muro, una barriera non solo fisica ma anche ideologica. Per concludere, il 9 novembre del 1989 veniva abbattuto un simbolo negativo che ha fatto epoca, il suo crollo ha sancito la fine di un’era in Europa e nel mondo.
Comment here