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RITRATTI: Kekko Silvestre, l’anima sensibile dei Modà…

di ALESSIA TROVATO

“Il 29 aprile 2021 mi sono svegliato e non riuscivo più a piegare le gambe, pensavo fosse una malattia degenerativa, ma, dopo 10 giorni a letto mi ha visitato un neurologo il quale mi ha diagnosticato la depressione”. In un’intervista toccante, rilasciata al quotidiano il “Corriere della Sera”, il leader dei Modà Kekko Silvestre ha raccontato il momento complicato che sta vivendo per debellare il male oscuro che lo affligge da tempo. Con coraggio e forza lo aveva già descritto lo scorso anno presentando insieme ai Modà il brano “Lasciami“, una struggente poesia eseguita nel corso dell’ultima edizione del festival di Sanremo.

Una vita semplice quella di Kekko, protagonista di una nuova puntata della mia rubrica ritratti. Vi narrerò anche aneddoti e curiosità di una voce suadente che ha conquistato il panorama musicale italiano e non solo, negli ultimi anni. Originario di Milano sua città natale, ha trascorso sia l’infanzia che l’adolescenza a Cassina de’ Pecchim una ridente cittadina dell’hinterland lombardo. Con estrema dedizione sin da piccolo intraprende gli studi di uno strumento raffinato: il pianoforte. Successivamente li approfondirà e li concluderà da giovanissimo. La svolta nel 2002 quando il il frontman incontrerà Enrico Palmosi, celebre arrangiatore con il quale stringerà una profonda amicizia e fonderà il gruppo dei Modà, divenendo insieme a Palmosi autore anche di alcuni testi molto conosciuti. Artista particolarmente sensibile con il suo stile sofisticato incide un Lp, altrettante raccolte e pubblicherà diversi album. In seguito, parteciperà per la prima volta ad una delle manifestazioni più rinomate e rappresentative sia a livello mondiale che a livello internazionale, il Festival di Sanremo proponendo nel 2005 nella sezione giovani un brano che destò curiosità “Riesci ad innamorarmi”.

Lo ritroviamo in gara sul palco dell’Ariston nel 2011 con una vera e propria serenata d’amore, “Arriverà”, in coppia con una delle artiste più eclettiche degli ultimi anni: Emma Marrone, vincitrice del celebre Talent show Amici di Maria De Filippi. Con il suddetto brano otterrà il secondo posto e affascinerà l’intera Platea. Autore dalla penna raffinata decide di affidare nei medesimo anno all’artista Salentina “Non è l’inferno” un testo toccante che affronta un tema drammaticamente attuale che possiamo definire una piaga sociale quella della perdita del lavoro, con il suddetto testo la Marrone vincerà l’edizione 2011 del Festival della canzone italiana ed il brano entrerà a far parte della Top ten rappresentando un manifesto.

Delicato ed emozionante il capolavoro “Se si potesse non morire” proposto sul palco dell’Ariston dal complesso negli anni successivi, il brano fu apprezzato sia dalla critica che dai telespettatori. Nel testo si descrive una relazione tormentata tra un uomo ed una donna ed il loro straziante addio. Spiccatamente arguto e con un grande carisma redige altri testi che narrano il sentimento universale per eccellenza ed anche le sue fragilità e le sfaccettature. Con Annalisa Scarrone interprete raffinata ed elegante, inizia una fortunata collaborazione, per Lei compone “ Una finestra tra le stelle”, consentendogli di proporla nel 2015 in gara nella competizione sanremese ed in seguito con curiosità produrrà anche l’album “ Splende” sempre della cantautrice Savonese.

Paroliere intrigante ha collaborato con Anna Tatangelo ed ha scritto per lei un testo emozionante “Libera” anch’esso presentato nella cornice incantevole della città dei fiori nel 2015. Indimenticabili i duetti con Bianca Atzei, per lei scrive “ Ora esisti solo tu” portata in gara nel 2017 a Sanremo e successivamente il coinvolgente brano “La paura che ho di perderti” ed in seguito “ La gelosia”. Apprezzato anche nel panorama internazionale, duetta con una delle artiste più famose al mondo, Anastasia, offrendo una melodia docile con la canzone “Lifeline” luce per sempre. Sempre pronto ad accettare nuove sfide, autore del libro – Cash storia di un campione -, nel testo celebra i dieci anni del complesso Modà narrando anche il dolore per la prematura scomparsa dell’amico e collega Vito Cascella. Tra i brani più celebri ricordiamo “Tappeto di fragole” “Come un pittore” e “La notte”.

“Azzurro come te, come il cielo e il mare”.

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