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Boom di ascolti per “Mike”: successo per regista e location del Salernitano

di LUCA BOFFA

Grandi ascolti per Mike, la miniserie di Rai Uno dedicata alla vita e alla carriera di Mike Bongiorno che è stato uno dei grandi padri della Tv italiana fin dai primi anni 50. La miniserie in questione, andata in onda lunedì 21 e martedì 22 ottobre, ripercorre la vita di Mike dalla giovinezza fino agli anni 70 passando per gli anni della seconda guerra mondiale in cui fu partigiani con cittadinanza USA essendo italo-americano, fu catturato dai tedeschi ma si salvò grazie a uno scambio di prigionieri tra Germania e Stati Uniti, grazie alla Croce Rossa tornò nella sua nativa New York da suo padre Philip Bongiorno che era un italo americano di origini siciliane che fece fortuna in America. La storia finisce con la carriera di Mike al suo culmine in RAI.

È stata una grande miniserie con interpreti come Claudio Gioè nei panni di Mike Bongiorno e Tomas Arana nei panni di suo padre Philip, Tomas Arana è stato interprete anche di altri film anche recenti tra cui Il migliore dei Mondi del noto comico Maccio Capatonda nei panni di Steve Jobs. Soddisfazione per i nostri borghi più suggestivi, la miniserie è stata infatti girata anche tra Perdifumo, Castellabate e Montecorice in Cilento per le scene prettamente estive, mentre le altro location sono state Sofia in Bulgaria e Torino. La serie è stata diretta da Giuseppe Bonito che è un regista originario di Sala Consilina, famoso anche per essere stato anche aiuto regista nella celebre serie Boris, in cui si fa satira sul mondo delle serie tv italiane.

La miniserie ha ricevuto un boom di ascolti ed è stata quindi vista da molti, è un prodotto molto interessante in quanto si parla di un personaggio dello spettacolo e non della classica personalità politica importante, è comunque un personaggio che nel bene o nel male ha caratterizzato la storia del costume italiano nell’ambito televisivo nostrano dai suoi primordi agli anni 2000.

Interessante la parte bellica della miniserie, infatti Mike è stato come già detto partigiano nel secondo conflitto mondiale il cui ruolo era aiutare partigiani e soldati alleati sbandati a fuggire dalle forze tedesche occupanti il settentrione d’Italia dopo l’8 settembre, da notare che Mike lavorò a fine anni 40 in America come ideatore di pubblicità ovvero nell’ambito che oggi definiremmo Management per dirla con le lauree moderne e in ambito radiofonico per il pubblico italo americano.

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