di FRANCESCA CITRO
La sorella di Natasha Pugliese la ventitreenne di Cerignola, morta il 4 settembre scorso durante un intervento chirurgico dopo un incidente stradale verificatosi a giugno prova a ricostruire quanto accaduto quella tragica notte quando dopo il decesso della sorella i familiari hanno aggredito i medici del Policlinico Riuniti di Foggia.
“Non ho capito più nulla, ho urlato, messo le mani addosso a chiunque perché mia sorella è stata uccisa da loro. “
Natasha Pugliese viene ricoverata in ospedale il 19 giugno dopo un incidente stradale. Rimane in coma, in rianimazione per sedici giorni, dopo il risveglio viene trasferita in neurochirurgia e inizia la riabilitazione. Il 4 settembre il dramma, Natascha invia un messaggio alla sorella per far sapere ai familiari che doveva essere sottoposta ad una visita, poi il decesso.
In attesa che l’autopsia ne accerti le cause la direzione generale dell’ospedale ha aperto un’indagine interna mentre la Procura di Foggia ha aperto due inchieste: una sul decesso della giovane e l’altra sull’aggressione ai sanitari.
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