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Alla scoperta del Santuario del Tindari: luogo affascinante tra mistero, sogno e devozione

di Alessia Trovato

Quante volte nel corso dell’anno milioni di Italiani si pongono la domanda: quale destinazione possiamo scegliere per trascorrere alcuni giorni di relax totale? Oppure, un altro quesito ricorrente: gli italiani preferiscono il mare o la montagna ? Sono molte le mete ambite della nostra nazione o anche a livello internazionale . Ma, questa volta, cari lettori e lettrici di Paperboy e ascoltatori di Radio Salerno Village, desidero presentarvi uno dei luoghi più rappresentativi della mia infanzia che si trova nella mia regione più precisamente nella città metropolitana di Messina. Da molti considerato uno scrigno magico ma anche un vero e proprio luogo di culto che annualmente o durante i differenti periodi e le stagioni viene visitato da devoti e turisti e non solo… Vi narro misteri e leggende del Santuario della Madonna del Tindari o più comunemente denominato ” il santuario della Madonna Nera… ‘ . Prima di descrivere il suddetto Santuario ,desidero analizzare con voi la conformazione del territorio e molto altro . Tindari è un piccolo paesino della provincia di Messina ed è situato su un promontorio roccioso. Il mare Tirreno fa da cornice e sulla parte orientale troviamo la riserva naturale dei laghetti di Marinello, tutto questo ci permette di ammirare un panorama mozzafiato, fino a raggiungere le isole Eolie. E’ uno dei luoghi simbolo della stupenda” Trinacria”.
Forse non tutti sanno che originariamente esisteva una sola chiesa riconducibile all’epoca bizantina (535-836) periodo storico molto complicato. in quanto in tutto l’oriente si registrava un fenomeno sempre più diffuso quello delle persecuzioni iconoclastiche da parte dell’imperatore Leone III° Isaurico. Secondo la tradizione, si dice che il simulacro della “ Madre Nostra “ facesse parte di un carico di una nave partita dall’Oriente per sfuggire alle suddette persecuzioni, a causa di una tempesta i marinai dovettero fare rifugio nella baia ma al momento di ripartire la nave non si mosse, decisero di scaricare tutto il carico tranne la Statua della Madonna Nera, ma la nave non ripartiva. Solo quando lasciarono anche la preziosa Statua la nave ripartì . Si penso’ che la Madonna volesse rimanere in quel posto e così portarono la statua di colore scuro ambrato, un’opera d’arte preziosissima, considerata un vanto per il nostro patrimonio artistico,nel punto più alto del promontorio dove esisteva una piccola chiesa. Saccheggiata e demolita parzialmente nel 1544, circa un decennio dopo si decise di ricostruirla: descriviamola brevemente nel dettaglio: fu realizzata una maestosa facciata nella quale vengono rappresentati i tre ordini: particolarmente apprezzato rilievo dell’arco del portale realizzato in bugnato assieme alla superficie della parete esterna della facciata il primo. Splendido anche il secondo dove la particolarità del suddetto è rappresentata da sopra l’ingresso. Mentre il terzo ordine è caratterizzato da un timpano triangolare ed è ben visibile la scritta “Ave Maria”.
Suggestivo anche l’interno del Santuario costituito da tre navate. Appena giungiamo al suo interno non possiamo che rimanere estasiati dalla navata centrale, dove troviamo disposta nell’altare la magnifica opera dedicata al Sacro Cuore di Gesù. In quella di destra rimaniamo colpiti dalla delicatezza di alcune opere, la statua di San Giuseppe e di Gesù Fanciullo. Nella cappella di Maria Santissima di Tindari ammiriamo il baldacchino decorato con altorilievi in stucco, manufatti in stile barocco e da colonne tortili.

Incantevole l’ultima navata quella di sinistra dove viene depositata una nicchia con la Statua marmorea del nostro Salvatore Gesù Cristo mentre riceve il sacramento del battesimo dalle mani di San Giovanni Battista sulle sponde del fiume Giordano.

Da alcuni anni a questo prezioso edificio, così come al nuovo Santuario, è stato conferito un titolo molto prestigioso: quello di ” Chiesa Liberiana” in quanto le sue origini sono strettamente correlate con quella di un’altra opera d’arte prestigiosissima apprezzata a livello mondiale” la basilica di Santa Maria Maggiore in Roma” denominata un’opera eccellente e inoltre considerata la chiesa più antica al mondo fortemente voluta da Papa Liberio.
La posa della prima pietra, del nuovo Santuario, costruito per accogliere l’enorme afflusso di pellegrini, benedetta da Papa Pio XIII° avvenne nel 1956 e nel maggio del 1979 fu consacrato e dedicato.

La bellezza, la maestosità del Santuario, le opere d’arte in esso racchiuse , i mosaici bellissimi realizzati dal pittore Fausto Conti, la misticità del luogo, sono considerati punto di ritrovo spirituale per migliaia di fedeli che affollano giornalmente la Basilica.

Dal piazzale antistante la chiesa è possibile, godere del panorama mozzafiato mentre si ammira un tramonto spettacolare gustando le prelibatezze del luogo.

Viva il Tindari” ,Viva la Madonna du “tunnarru” e buone vacanze.

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