di Antonio Zito
Oggi primo luglio quello che era già dato per scontato dagli exit pol viene confermato dalle schede reali e cioè la destra in Francia e in particolare il Rassemblement National che ne è la sua manifestazione più recente, ha ottenuto la maggioranza relativa in parlamento. Per Marine Le Pen leader della destra questo successo pari al primo turno del 33%e il 34%su un afflusso del 65%dei votanti a queste legislative del 2024, Macron si deve dimettere già così senza la necessità del ballottaggio perchè incapace con i suoi numeri in assemblea di proporre un premier realistico.
Ma senza la maggioranza assoluta la destra non può riuscire a far ottenere al delfino di Le Pen, Jordan Bardella perchè gli altri partiti si coalizzeranno contro di essa in nome della democrazia e della repubblica, ideali per cui in modo variegato si ispirano. Lo hanno già detto i leader della sinistra Melenchon e Glucksmann del “Nuovo Fronte Popolare” che diventerebbe un Fronte repubblicano alleandosi con le formazioni del centro e quelle ex- golliste, che sono disposti già da adesso a ritirare i propri candidati arrivati terzi nel primo turno delle elezioni.
Le elezioni presidenziali del 2027 potrebbero portare se Macron e il suo partito non sapranno operare anche alla perdita della Presidenza della Repubblica Francese che in quella nazione sarebbe il rischio peggiore per le forze democratiche. D’altro canto i francesi nelle opinioni più diffuse vogiono vedere quando votano a destra finalmente come governa un’alternanza reale del potere che si possa definire nuova.
Vedremo nell’immediato futuro la scelta di Macron di un sussulto repubblicano dalle urne sarà alla fine realizzato, dopo che lui stesso si è rivelato arrogante e distante dal popolo.
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