di Marinella Marino
Mohandas Caramchand Gandhi nasce in India il 2 ottobre 1869. Il padre e’ un diwan, primo ministro, del principato di Rajkot, appartenente alla classe dei mercanti. A soli tredici anni si sposa, secondo la tradizione ottocentesca delle nozze indu’ fra bambini. La moglie Kasturba gli rimarrà accanto sempre, come compagna di vita insostituibile e punto di riferimento per le sue lotte politiche. Raggiunta la maggiore eta’ nel 1888 , parte per l’Inghilterra, per intraprendere gli studi in legge. Al suo ritorno, la situazione non è delle piu’ facili.
In Sudafrica fonda un partito: il Natal Indian Congress. Nel 1915, Gandhi fa ritorno in patria come un vero leader politico. Per Gandhi arriva anche la la prima condanna e il primo arresto, ma ottiene la grazia nel 1924. Nel 1929 riprende la sua azione politica con acora piu’ vigore per il raggiungimento dell’indipendenza totale dell’India. Nel 1930, per protesta, per protesta, percorse a piedi ben 400 km. Le immagini arrivate in tutto il mondo fanno si che l’anno dopo, nel 1931, Gandhi sia convocato a Londra per discutere sulle sorti dell’India .
I tempi pero’ non sono ancora maturi, deve passare un secondo conflitto mondiale e numerose battaglie civili prima che , il 15 giugno, 1947, l’India possa proclamare la propria indipendenza. Il 30 gennaio 1948, Gandhi viene ucciso con tre colpidi pistola in un attentato da parte di un fanatico indu’. Gandhi, pero’, rimane un personaggio di rilievo della storia del novecento.Una figura iconica. Marinella Marino
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