di Roberta Varsavia
Il 18 di marzo è stato aggredito un ragazzo nel quartiere di Mirafiori, più specificamente a Torino, con colpi di machete causandogli ferite gravi.
L’agguato è stato fatto da un 23enne di nobile famiglia originaria di Milano.
L’aggressore Pietro Costanza di Castiglione è stato portato in questura proprio per il tentato omicidio.
Il sospettato è stato ascoltato dal pubblico ministero titolare, sempre in compagnia dei suoi avvocati difensori, ed ha affermato di essere all’oscuro di tutto l’accaduto.
Finita l’inchiesta, la polizia si è messa subito alla ricerca degli aggressori.
Pietro aveva pensato che l’avessero fermato per l’esecuzione di un provvedimento dell’autorità giudiziaria iberica per un episodio accaduto in Spagna alcuni anni fa.
Il ragazzo già quando era residente in Spagna era già ricercato dagli investigatori della squadra mobile del Piemonte.
Gli inquirenti, dopo aver avuto conferma delle condizioni del giovane 24enne che erano sempre più critiche, hanno atteso che i chirurghi dell’Ospedale dove era stato portato il ferito gli amputassero la gamba sinistra, seriamente compromessa dai colpi ricevuti. Ora tutti attendono la rapida conclusione delle indagini e la condanna dell’aggressore.
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