Cultura e SocietàUltime News

Grazie Maestro! L’omaggio ad Akira Toriyama, il “papà” di Dragon Ball

di LUCA CONSIGLIO

Akira Toriyama nasce a Nagoya, 5 aprile 1955 e muore a Tokyo l’ 1 marzo 2024 a causa di un’ematoma subdorale. E’ stato un mangaka giapponese, una delle 3 colonne portanti del Giappone, la notizia giunge dal suo stesso Bird Studio da noi l’8 dello stesso mese. I funerali si sono svolti, secondo la sua volontà in forma privata e non sono stati accettati fiori, doni, visite o interviste ai familiari, solo pochi parenti o amici strettissimi hanno potuto dare un ultimo saluto.

Un autore che che non ha bisogno di presentazioni a cui tutti noi appassionati di manga e anime dobbiamo qualcosa di più o meno grande, in maniera unica. Già in giovane età viene attratto dal disegno durante le scuole elementari. Uno dei motivi che lo spingono a disegnare è la visione de La carica dei 101 e grazie ad una illustrazione del cartone animato della Disney, vince un premio d’arte locale. Decide quindi di iscriversi ad una delle scuole più prestigiose di disegno industriale di Tokyo, la Prefectural Industrial High School. Conseguito il diploma nel 1974, lavora per circa due anni come progettista di poster presso una rinomata industria di Nagoya.

Debutta come mangaka per Shueisha alla fine degli anni settanta, con storie brevi comiche e irriverenti, ma il primo vero successo è Dr. Slump, storia di uno scienziato e di una robottina tutti da ridere, fra il 1980 e il 1985 (18 volumi) diventando fenomeno di culto in Giappone, risultando ancora oggi amatissimi dal pubblico cresciuto nell’era Showa.

Molto tempo fa Toriyama e Torishima (suo vecchio redattore) fecero una scommessa che se avrebbe superato la sua prima opera in fama e guadagno avrebbe potuto smettere di disegnarla e con Dragon che era partito come una rilettura comica del Viaggio ad Occidente vinse la scommessa nel 1984. Dragon Ball è nel corso degli anni diventato un colosso, conosciuto in tutto il mondo, che ha cresciuto generazioni di lettori di manga e appassionati di anime, ha ispirato futuri mangaka, ha generato infinito merchandise e continua la sua corsa ancora oggi, con la nuova serie Dragon Ball Super ( insieme a Toyotaro) e i vari progetti ad essa collegati.

Dopo la fine del manga di Dragon Ball, Toriyama si è ritirato nella sua casa arancione a forma di astronave, progettata da lui stesso, nella prefettura di Aichi, lavorando a vari volumi unici: Cowa, Kajika, Sand Land, Nekomajin, e come illustratore e character designer per videogiochi (suo il design di tutti i giochi di Dragon Quest (compreso il 12 che è l’ultimo supervisionato da lui), per esempio, ma ha anche lavorato a Blue Dragon). Nell’ultimo periodo, lavorava anche e soprattutto come consulente per Dragon Ball Super e si stava godendo l’adattamento animato del suo Sand Land che presto diventerà anche un videogioco.

Due sono i premi di cui va orgoglioso: Il Shogakukan Manga Award e il il Grand Prix alla carriera. Lascio alcune parole di ringraziamento al maestro:

Che dire, troppo spesso ci si trova a sottovalutare l’importanza che maestri del genere possono avere per alcuni bambini, adolescenti e adulti. Sono persone che si trovano in molti casi a salvare letteralmente l’infanzia di alcuni, con le loro opere e la loro fantasia, Toriyama è senza dubbio una di queste, quindi mi viene solo da dire un enorme, grazie.

Please follow and like us:

Comment here