di Matteo VIcinanza
Storia, arte e fede a Napoli, nella mostra dal titolo “Tre collari. I gioielli della devozione” per la prima volta insieme presso il Museo del Tesoro di San Gennaro, la mostra sarà curata da Laura Giusti visitabile fino al 14 maggio. Si tratta del collare di San Vincenzo Ferrer, protettore del quartiere Sanità, dal Museo Diocesano di Napoli, del collare solenne di San Gennaro, dal valore inestimabile e del collare Spera. I tre collari messi in mostra presso la sala della Mitra saranno accompagnati dalle foto di Simone Florena che ritraggono la statua lignea di San Vincenzo ed il suo busto reliquiario rivestiti dei preziosi collari pettorali.
La mostra nasce dalla ricerca di Laura e Paola Giusti che hanno approfondito la conoscenza di un gioiello dei più preziosi d’Europa: il “collare solenne”, impreziosito dalle migliaia di pietre preziose tra smeraldi, rubini, zaffiri e diamanti che i re e le regine donarono a San Gennaro e che furono acquistati dalla Deputazione del Tesoro di San Gennaro commissionati all’orafo Michele Dato nel 1679. Quella che oggi rappresenta la fascia superiore del collare e che nel 21°secolo è divenuto il pettorale. Il collare Spera venne donato da Giovanni Francesco Spera insieme a sua moglie Anna Lucrezia nel 1706 il cosiddetto collare “feriale” costituito dall’assemblaggio di perle, gioielli preziosi modesti andando a formare un disegno elegante ed unico nella lunga storia dell’oreficeria napoletana. Il collare di San vincenzo proveniente dalla Basilica di Santa Maria della Sanità, dove è radicato il culto per San Vincenzo che secondo la tradizione napoletana fece finire l’epidemia di colera del 1836- 1837.
La scultura lignea di San Vincenzo è ancora oggi portata in processione e adornata con due ricchi e preziosi ornamenti realizzati alla fine dell’Ottocento: il collare e il grembiule. Sul collare vengono montati in modo elegantemente monili di valore ricchissimo ma più contenuto. I due collari per il Busto di San Gennaro e quello per la scultura lignea di San Vincenzo Ferrer, frutto dell’incredibile lavoro degli artigiani e degli orafi partenopei rapprtesentato e manifestato in un modo molto differente ed emblematico tangibile con oro, argento, pietre preziose, gioielli e monili che raccontano la storia della devozione per questi due Santi da parte dei sovrani regnanti, dai nobili e dal popolo.
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