di Antonio Zito
Ormai da alcuni giorni il mondo politico è dominato dalla polemica sul comportamento della polizia nell’affrontare le dimostrazioni di piazza che si sono svolte in varie città italiane e in particolare a Pisa,Firenze e Catania. A Pisa gli scontri sono stati ripresi dai selfie e sono stati ripresi dai social e poi dai telegiornali. Il comportamento della polizia è stato criticato da molte forze politiche soprattutto di sinistra ma non solo, e infatti ha fatto molto scalpore l’intervento del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che ha reso pubblico il suo punto di vista e cioè che “l’autevorezza delle forze dell’ordine non si misura con le manganellate”. Tale affermazione che ha spiazzato i pareri di molti politici della maggioranza tra cui Salvini e Tajani che erano stati ,pur nell’imbarazzo,più ossequiosi nei confronti delle forze dell’ordine è rimbalzata sui giornali e sui social. I feriti sono circa 10 tra i ragazzi per lo più minorenni e due tra i polizziotti. Dopo di ciò le polemiche tra le forze politiche si sono moltiplicate ma viene adesso spontanea una domanda tutto quello che è avvenuto in queste situazioni non è la dimostrazione che le riforme proposte dalla maggioranza e in particolare quella sul premierato non sono forse da meditare viste le reazioni che il comportamento delle forze dell’ordine ha provocato nella società e contemporaneamente la mancanza ancora di una reazione del Governo e in particolare della Meloni che da sempre appoggia i Governi forti nell’esecutivo. Non è forse il suo silenzio ,mitigato forse solo dalle parole di Piantedosi, la dimostrazione di una divergenza tra lei e il Colle? Parrebbe in queste situazioni una scelta democratica aumentare i poteri dell’esecutivo a scapito di quelli del Presidente della Repubblica? Sembra proprio di no. Le manifestazioni per i Palestinesi sono quindi un termometro per fare una seria valutazione se ci possiamo permettere un Governo più autoritario sia pur democratico viste le divisioni che ci sono nel Paese.
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