di Antonio Zito
Oggi 19 febbraio per la precisione 2 ore fa Yulia Navalnaya moglie del dissidente Alexey Navalny è arrivata a Bruxelles ricevuta da Joseph Borrel alto rappresentante della UE . La consorte del Navalny ha detto ai giornalisti che vuole vendicare la morte del marito di cui è convinta che non è stata provocata da malattia o incidente ma come ella stessa ha affermato è frutto dell’azione di un veleno di nome novichok, già usato dai killer di stato in Russia in passato.
La Navalnaya ha portato con se un video che ha intenzione di diffondere in cui difende l’opera del marito e condanna Putin come verosimile mandante. Borrel dal canto suo ha affermato che verranno applicate ulteriori sanzioni contro la Russia. Contemporaneamente si è avuta notizia di manifestazioni nel mondo occidentale a favore di Navalny, tra cui dobbiamo ricordare quella che si terrà a Roma sul Campidoglio, indetta da tutte le forze politiche italiane per la libertà in Russia e che avrà inizio alle ore 18.30. Probabilmente Alexiei Navalny diventerà più scomodo da morto più di quanto lo era da vivo se la fiaccolata per le libertà che hanno luogo nel mondo non si estinguerà in un dimenticatoio. Navalny era un patriota russo che oltre che per maggiore libertà in patria era un nazionalista che a causa delle restrizioni delle possibilità di manifestare le opinioni politiche con libertà è divenuto forse suo malgrado più importante visto la mancanza di una vera opposizione alla politica del Cremlino.
E proprio da lì il portavoce Dmitri Peschov ha oggi affermato che la propaganda dell’occidente è strumentale alla sua politica ostile alla Russia e che la verità sulla morte di Navalny è ancora prematura. Nonostante ciò alla madre e agli altri parenti del dissidente oggi è stato ancora vietato di vedere la salma che a detta dei medici legali presentava vari lividi sul corpo , forse per una caduta e che si dovrà appurare se originati prima o dopo la morte.
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