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Rivolta dei trattori, dialogo tra Governo e agricoltori

di Antonio Zito

Oggi si è avuto un ulteriore incontro tra Riscatto Agricolo , l’organizzazione che spontaneamente si è formata dalla base degli agricoltori ,e il ministro dell’agricoltura Lollobrigida in cui le offerte del governo fatte nei giorni scorsi sono state precisate e anche per azione degli omologhi avvenimenti che sono stati provocati in Europa da altri agricoltori . C’è fermento nel mondo agricolo nazionale ed europeo lo testimoniano le sfilate cittadine di tanti trattori che ormai dimostrano  come nel caso del camion di letame rovesciato davanti alla sede del Mercato Comune Europeo a Bruxelles che le scelte fatte negli ultimi tempi vanno riviste. In particolare in Italia Lollobrigida ha promesso a nome del Governo che le aliquote Irpef degli agricoltori in difficoltà saranno decurtate e verranno fatti dei bonus per il pagamento della benzina dei trattori. Ci si accorge con ritardo che l’agricoltura è stata troppo sacrificata nelle scelte dei governanti europei in nome di principi ecologici che sono stati progettati a tavolino senza tenere in considerazione i bisogni dei lavoratori agricoli e alla lunga anche dei consumatori. Il ministro delll’agricoltura italiano aveva spesso elogiato il cibo italiano combattendo una crociata contro il cibo sintetico cosa che è stata condivisa da tanti ma poi in ossequio ai dettami di Bruxelles sono state fatte scelte per la creazione di ecosistemi meno inquinanti salvaguardndo le produzioni DOC e DOP tanto famose all’estero. Adesso ci si accorge che queste scelte erano insufficienti e il consumo sulla navicella spaziale di cibo italiano non cambia però la sensazione che è necessario un cambiamento nella politica agricola. Forse una maggiore indipendenza dai voleri di chi governa in europa, che non è solamente il parlamento europeo ma per le decisioni immediate la riunione dei capi di stato dell’Europa con a capo Ursula Von Der Layen sia pure ormai dimissionaria per decadenza della sua carica ,è auspicabile.Non è possibile essere ecologisti e amare gli agricoltori almeno non nel modo fatto fino ad oggi , per cui è necessario un serio ripensamento dei politici.

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