di Marinella Marino
Venezia è salva, la città fuori dalla lista dei siti Unesco a rischio. Dal 10 al 25 settembre a Riyad in Arabia Saudita, va in scena la quarantacinquesima sessione plenaria del World Heritage Committee dell’Unesco. Si è conclusa l’attesissima seduta volta a decidere di inserire Venezia nella lista nera dei patrimoni in pericolo, oppure no.
Per l’occasione, da giorni, era arrivata una delegazione guidata dal direttore generale del Comune di Venezia, Morris Ceron, accompagnato dal vicesindaco Andrea Tomaello , dall’assessore all’ambiente Massimiliano De Martino, insieme all’Ambasciatore italiano. Fra gli assi nella manica buttati sul tavolo dalla delegazione veneziana , oltre al Mose e alle barriere realizzate intorno alla Basilica di San Marco. C’è stato il varo del regolamento definitivo per il contributo d’accesso.
Un provvedimento preso da poco, in extremis, nel corso di una burrascosa seduta del Consiglio del Comune di Venezia, al termine della quale Luigi Brugnaro ha approvato il ticket d’ingresso: senza soglia massima, 30 giorni su 365 con una serie infinita di eccezioni su chi non lo pagherà e un calendario tutto da decidere. Un provvedimento che continua a sollevare polemiche.
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