di Alessia Trovato
Tutta colpa del paradiso, un film girato nel lontano 1985, dove, con sensibilità e particolare attenzione viene trattato il tema dell’adozione.
Donne con le gonne, iI chiaro e lo scuro, Casablanca Casablanca …, queste sono alcune delle pellicole dirette da Francesco Nuti regista, sceneggiatore e produttore , che già all’epoca affrontava nelle sue creazioni temi attuali ai giorni nostri come, emancipazione femminile e l’omosessualità, riuscendo a trasmettere grazie al suo talento all’avanguardia, la sua arte di cabarettista. Nuti è scomparso lo scorso 12 giugno dopo una lunga malattia.
Sin da giovanissimo dimostra spiccate doti per la scrittura successivamente dopo aver conseguito la maturità esordisce nel gruppo comico dei Gian Cattivi dove insieme ad Athina Cenci ed Alessandro Benvenuti propongono schetch esilaranti. Il suo estro geniale viene notato da registi come Giovanni Veronesi il quale curerà la direzione del film Maramao da Nuti prodotto. In un intervista riferendosi proprio a questa esperienza dichiara di ritenersi molto soddisfatto in quanto conoscendo già Veronesi, ne apprezzava il talento. Nelle pellicole da lui interpretate si può notare la sua anima malinconica che lo porterà sin dagli anni novanta a soffrire di depressione tanto da spingerlo verso il baratro dell’alcolismo. L’insuccesso del film OcchioPinocchio, lo conduce ad uno stato di apatia aggravato dalla depressione che lo vedrà sempre più dedito all’alcool. Nel 2006, a seguito di un incidente domestico che lo porterà in ospedale dove subirà due interventi chirurgici per rimuovere un grosso ematoma dovuto alla caduta. In seguito le condizioni di salute dell’attore toscano vedranno un lento declino durato più di quindici anni. Tra le sue doti, desidero ricordare anche quelle canore, il toccante brano “Sarà per te”, presentato a Sanremo nel 1988, è un dolcissimo inno alla speranza.
Non ho mai vissuto per il successo. Sono un artista. Amo comunicare con il pubblico, emozionare. Il resto non conta. (Francesco Nuti).
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