di Antonio Zito
Oggi 12giugno 2023 è deceduto Silvio Berlusconi all’età di 84anni nell’ospedale di Milano San Raffaele alle ore 9,30 dopo un ricovero per accertamenti che faceva seguito a una degenza ben più lunga di 40 giorni a partire dal 19 aprile di questo anno con la diagnosi di polmonite in paziente con leucemia cronica monocitica. Da subito sui mass – media si sono succeduti i commenti personali e politici di parecchi personaggi spesso molto conosciuti al pubblico. In primo luogo le autorità dello stato , in particolare la premier Giorgia Meloni e gli altri esponenti della coalizione che sostiene il Governo che hanno ricordato in vario modo il suo ruolo di mediatore all’interno del centro-destra. Dice infatti Salvini che il Cavaliere metteva tutti d’accordo e non solo lì. Si deve infatti ricordare il suo impegno per la pace in Ucraina con posizioni e consigli originali come la possibilità di considerare trattabili le posizioni politiche dei Leader filo-russi nelle regioni occupate da Mosca. Ancora si può ricordare la scelta di collaboratori come Antonio Tajani , attuale ministro degli Esteri, che lo ha seguito da decenni e con il suo appoggio il Cavaliere ha potuto giovarsi di una fitta rete di conoscenze personali e politiche che ha fatto prima come imprenditore e poi anche come politico. Tra quelli che lo ricordano possiamo ricordare Vladimir Putin che molto presto lo ha ricordato come una persona amica. Anche importante è stata in passato l’amicizia con l’ex presidente francese Sarkosì con il quale durante il suo governo intrattenne intensi contatti personali. L’eredità politica che egli lascia con il partito che egli ha fondato è quella di un ago della bilancia nel panorama nazionale che fa seguito a una nascita dopo la fine della prima Repubblica che sorgeva dopo il ciclone di Tangentopoli e che non senza sorpresa lo trovò sempre politicamente e civilmente indenne in quelle inchieste giudiziarie nonstante la profonda intesa con importanti vittime politiche di quella stagione, come Bettino Craxi, di cui fu grande amico. Non si può non ricordare la sua attività come editore della televisione e grande imprenditore che gli valse il titolo di Cavaliere.
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