di Antonio Zito
Fino a 22 milioni di tonnellate di rifiuti di plastica sono abbandonati ogni anno nel mare e altrettanti sulla terra, lo ricorda in un comunicato per la stampa il WWF oggi 5 giugno 2023 giornata mondiale dell’ambiente . L’ONU è impegnato in un programma di sensibilizzazione delle nazioni al problema dell’inquinamento in generale e da plastica in particolare. Per questa occasione le maggiori ong che sono impegnate nella questione ambientale , in Italia il WWF e Lega Ambiente, stanno propagandando il programma delle 3F, e cioè riciclo, riuso, ricambio dei materiali, l’Italia è considerata come il paese più inquinante del mediterraneo per quanto riguarda lo smaltimento della plastica e con l’aumento della popolazione del NORD Africa si teme ulteriormente per il futuro. Nel 2024 l’ONU patrocinerà a Nairobi in Kenia un convegno sul clima e l’inquinamento e se verranno presi seri provvedimenti si stima che entro il 2040 si potranno osservare miglioramenti.
Anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha ricordato recentemente in televisione come i cambiamenti climatici e quelli relativi all’inquinamento siano diventati ineludibili per salvare il pianeta, ricordando esplicitamente che ormai tale questione non è più riservata alle parti politiche Green dei vari paesi del mondo , ma che tale impegno è condiviso da tutte le parti politiche. In particolare le ONG su menzionate ricordano l’azione nociva sulla salute di uomini e animali da parte delle microplastiche, altro campanello d’allarme per il pianeta. Sono necessarie campagne di informazione nella popolazione per preparare l’opinione pubblica ai necessari cambiamenti nei modi di vita che saranno decisi per il bene comune. E’ per questo che il 5 giugno è quindi una data quanto mai attuale e da ricordare , cosa che verrà fatta in tutto il mondo. L’ecologia esce quindi dagli ambienti scientifici per vari motivi tutti importanti per diventare un fatto politico a livello mondiale.
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