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Elena Vitagliano, la mangaka campana che si è presa il Giappone…

di LUCA CONSIGLIO

Già in passato alcuni mangaka francesi hanno fatto breccia nei nostri cuori con il manga-fumetto su Saint Seiya rendendo contento persino Kurumada, ora spostiamoci su una nostra connazionale: Elena Vitagliano, artista campana, che poche settimane fa ha vinto il concorso Magic Manga Contest, organizzato da Shibuya Productions e dalla casa editrice giapponese Shueisha (la stessa che pubblica Dragon Ball e One Piece per fare un esempio).

L’opera di Elena si chiama Miriam dei Teschi e la sinossi è questa: Miriam conosce tutte le leggende dei teschi presenti nel cimitero e può guidare le persone che giungono nel luogo in cerca di aiuto. Questi visitatori, infatti, sono lì per esprimere un desiderio, posizionando una moneta su uno dei teschi e pregando per l’anima di quest’ultimo, nella speranza che il desiderio si avveri. Miriam può aiutarli nel comprendere quale sia il teschio più adatto alla loro situazione.

L’idea di quest’opera l’è venuta in mente mentre visitava il Cimitero delle Fontanelle a Napoli un luogo che la colpì molto con la sua aura di mistero. Elena ci rivela che ora dovrà partire per un altro viaggio verso il paese del Sol Levante, dove discuterà del suo manga con gli editor di Jump per capire il da farsi. Per il momento è prevista la pubblicazione della storia nella versione che ha vinto il concorso; che poi si trasformerà in futuro in una serie vera e propria, con capitoli in uscita settimanalmente ma per questa parte ci vorrà del tempo.

Tra un impegno e l’altro diviene amica di Midori Yamane editor professionista, ha imparato il giapponese, partecipato a molti concorsi mondiali tra cui quello indetto dagli autori di Ken il guerriero e City Hunter. Ci dà anche una preziosa lezione di vita secondo la quale creare un manga non è così semplice come si pensa, bisogna carpire molti stili, comprendere appieno le tavole e anche a che genere di pubblico adattarlo. Spera con tutto il cuore che anche altri possano seguire il suo esempio e “invadere” il Giappone con le loro storie.

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